sabato 10 marzo 2018

Ultrarunning, Roberto Zanda subirà l'amputazione di mani e piedi

Il 60enne sarà operato lunedì. È ricoverato al Parini di Aosta da metà febbraio, dopo aver partecipato alla Yukon Artic Ultra in Canada ed essere sopravvissuto per 14 ore con temperature tra i 40 e i 50 gradi sottozero 

 

 Roberto Zanda, 60 anni, ricoverato al Parini di Aosta. Ansa

Roberto "massiccione" Zanda sarà operato lunedì. L’ultrarunner sardo, 60 anni, che durante una maratona estrema in Canada ha riportato il congelamento degli arti superiori e inferiori, subirà l'amputazione di entrambi i piedi, della mano destra e di parte di quella sinistra. Operazione inevitabile secondo i medici dell’ospedale Parini di Aosta, dove è ricoverato dal suo arrivo in Italia, a metà febbraio.
L'ultramaratona — Zanda aveva partecipato alla Yukon Artic Ultra, l’ultramaratona in solitaria, la più fredda e dura al mondo. Una competizione estrema, durante la quale l’atleta si era allontanato dalla slitta dotata di Gps ed era finito in un fossato di neve alta fino all’ombelico. Bloccato e impossibilitato a dare l’allarme, è sopravvissuto 14 ore nella foresta canadese con temperature fra i 40 ed i 50 gradi sottozero. È entrato in ipotermia e ha rischiato di morire assiderato. Ritrovato dai soccorsi e riportato in Italia, è stato subito ricoverato ad Aosta, dove i medici hanno confermato il congelamento di 4/5 grado a mani e piedi.
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