venerdì 28 ottobre 2016

Trekking inside: le nostre montagne

La Liguria non è solamente mare, in questa splendida Regione esistono itinerari di trekking, che dal punto di vista del dislivello, panoramico ed emozionale, non hanno nulla da invidiare a quelli in luoghi di montagna ben più blasonati.

Fra questi proponiamo senza indugio Punta Martin, vetta rocciosa di 1001 metri, posta a picco sopra la Città di Genova.

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Il borgo abbandonato di Rivarossa

 

Il rifugio Vittorio Sella 

 

 

lunedì 24 ottobre 2016

Valanga in Alto Adige: due alpinisti morti, due dispersi

A quota 3.300 metri sul ghiacciaio della Gran Vedretta. I quattro sono altoatesini ed esperti scalatori. Recuperati due corpi

BOLZANO - Travolti da una valanga quattro alpinisti in Alto Adige: due i morti, e di loro sono stati recuperati i corpi. Altre due persone risultano disperse. Le ricerche sono in corso da parte del soccorso alpino di Colle Isarco e quello di Vipiteno. L'incidente è avvenuto in Val di Vizze, sul ghiacciaio della Gran Vedretta, a 3.464 metri di quota. I quattro, altoatesini e alpinisti esperti, erano partiti ieri per un'arrampicata nella zona del Gran Pilastro, di cui la Gran Vedretta è la cima più settentrionale. Un'ascensione ritenuta complessa che nella via normale è solitamente ghiacciata. Gli alpinisti erano a 3.300 metri di quota quando ieri sera si è staccata la massa di ghiaccio che li ha travolti.

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sabato 22 ottobre 2016

Libri: Azzorre paradiso del trekking

Le isole Azzorre sono un angolo sperduto di Europa in mezzo all'Atlantico, un terzo della rotta verso l'America. Al momento della loro scoperta erano disabitate e non posero problemi di colonizzazione ai portoghesi. Se la popolazione e le architetture sono occidentali, la natura invece è rigogliosamente tropicale, grazie all'abbondanza delle piogge e al suolo vulcanico. L'arcipelago offre infinite possibilità di trekking, attraverso paesaggi incontaminati con laghi, caldere e foreste.

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domenica 16 ottobre 2016

Anche i pellegrini barano? Sul Cammino di Santiago se ne vedono di tutti i colori

13 ottobre 2016
La città di Leon appare un fiabesco traguardo, la porta della salvezza, la fine dei patimenti.
Dopo l’ubriacatura di sole sui brulli tavolati delle Mesetas arrivano un centinaio di chilometri più antropizzati. Le campagne hanno un aspetto più domestico, non troppo dissimile da quelle dell’Alta Italia – a tratti sembra di camminare nel cuore d’una Pianura Padana prodigiosamente priva d’umidità – ma la monotonia è feroce. Argini, filari d’alberi e trattori che sollevano nubi rossastre appaiono gli unici elementi in grado di rompere l’uniformità del paesaggio, e i paeselli che s’incontrano prima e dopo la interessante cittadina di Sahagun sono privi di quel fascino da avamposti che avevano i villaggi nascosti nelle conche degli altopiani.
 
Ogni mattina i bus vengono presi d’assalto da pellegrini esausti o infortunati, e a quanti non trovano posto a bordo non resta che sperare in un taxi. Tanti, soprattutto fra gli anziani, camminano senza zaino, lasciando che ad occuparsene sia un servizio di trasporto che fa la spola fra un posto-tappa e il successivo, così che il proprietario è libero di camminare leggero e giungere con calma alla struttura prenotata per la sera, dove troverà il bagaglio ad attenderlo.
 
 
Dov’è il confine tra comodità e corruzione, dove il limite fra l’essere avveduti e il barare? Potrà dire a buon diritto di “avere fatto il Cammino di Santiago” chi ha saltato intere tappe? E chi non ha mai marciato con lo zaino in spalla perché ogni giorno l’ha affidato a un furgoncino?
Sono domande alle quali rispondere con calma in un’altra sede, non certo ora che si stende davanti a noi, simile a una viva frontiera, l’abitato di Leon.
Una postazione mobile della Protezione civile ci accoglie all’ingresso della città: qui i pellegrini sono accolti con una mappa e una caramella, indirizzati verso la struttura prescelta per la notte, aiutati a scegliere un locale dove bere un bicchiere o trovare delle buone tapas.
 
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sabato 15 ottobre 2016

Paesi abbandonati, sentieri e storie dell’Appennino perduto

La sala Ex-asilo di Varinella, frazione di Arquata Scrivia, ospiterà l’incontro “Paesi abbandonati, sentieri e storie dell’Appennino perduto”, una serata con proiezione di foto e filmati su percorsi e paesi fantasma che ormai caratterizzano sempre di più la catena montuosa a noi così vicina

VARINELLA (ARQUATA SCRIVIA, AL) - Sabato 15 ottobre alle 21.00, la sala Ex-asilo di Varinella, frazione di Arquata Scrivia, ospiterà l’incontro “Paesi abbandonati, sentieri e storie dell’Appennino perduto”, una serata con proiezione di foto e filmati su percorsi e paesi fantasma che ormai caratterizzano sempre di più la catena montuosa a noi così vicina.

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giovedì 6 ottobre 2016

I mille volti della Via Francigena, da Brizzi all'abate Roduit


COLLE SAN BERNARDO - Anche dallo schermo del cinema la via Francigena - come spiega una pellegrina - ti avvolge, ti trascina e ti apre. Perché il camminare invita alla riflessione, al ritorno alla lentezza, alla luce e alla calma interiore e mai si torna come si è partiti. Arriva nelle sale il 13 ottobre, distribuita da Cineama, I volti della via Francigena, docufilm del 27enne filmmaker torinese Fabio Dipinto.

Un'operazione fresca e coraggiosa che si propone di raccontare il cammino che attraversa l'Italia grazie alle persone che ne sono ogni giorno protagoniste "perché - come spiega Don Giovanni, prete ospitaliere tra i volti del film - le montagne non si incontrano ma le persone sì". E così pellegrini, ospitalieri, traghettatori, volontari, storici e religiosi raccontano la loro Francigena, senza fretta e senza filtri, in una sorta di film corale di 55 minuti nato da oltre 40 ore di riprese realizzate in 6 settimane di cammino effettuate dallo stesso regista.

    "Camminare è un'attività profondamente democratica - dice nel film lo scrittore Enrico Brizzi - la fatica è uguale per tutti, non importa che tu sia un notaio oppure una persona alla ricerca di un lavoro. Si condivide tutto da pari a pari, ti invita a fraternizzare con gli sconosciuti e a conoscere meglio chi era già tuo amico. La salita è uguale per tutti, la sete è uguale per tutti, la meraviglia è uguale per tutti. In un certo senso non ci può essere niente di più giusto e onesto".

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mercoledì 5 ottobre 2016

9 cammini stupendi da fare in Italia

Una selezione di grandi itinerari italiani lungo le antiche vie della transumanza o lungo i cammini religiosi, i cammini storici e i percorsi più belli per chi vuole viaggiare a piedi in Italia.

MIGLIORI CAMMINI IN ITALIA - Le strade, i sentieri segnati e gli itinerari per chi ama viaggiare a piedi sono tanti in Italia.
LEGGI ANCHE: ITINERANDO, VIAGGIO ATTRAVERSO L'AUSTRIA
Abbiamo raccolto una selezione dei nostri cammini preferiti in giro per la penisola, da percorrere seguendo un motto che è anche uno stile di vita, viaggiare con lentezza al ritmo scelto dai propri passi.

GUARDA ANCHE: I MIGLIORI PERCORSI DA FARE IN ESTATE

LA VIA DEGLI ABATI

La via degli Abati unisce Pavia a Pontremoli. E' un cammino religioso che percorre le orme degli Abati di San Colombano, dalla Pianura Padana, attraversando l’Appennino piacentino e parmense, fino in Lunigiana. Si percorrono strade sterrate, sentieri nei boschi e antichi tratturi (8 giorni di percorrenza).


 LA VIA DEGLI DEI

La via degli Dei si snoda lungo l'antico tracciato della Flaminia Militare e percorre 130 km, da Bologna a Firenze. Lungo il percorso è ancora visibile parte dell'antico selciato della via romana che percorre i boschi fitti dell'Appennino.

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10 foto che ti faranno percorrere il trekking per raggiungere Punta Crena (SV)

Come visitare l'isola del Giglio in un giorno

 

 

 


domenica 2 ottobre 2016

Giornata del Camminare 9 Ottobre 2016

 


Cosa sono gli eventi della Giornata Nazionale del Camminare?

Il focus degli eventi della Giornata sono le camminate che si organizzano nelle varie parti d’Italia nella data designata come Giornata Nazionale del Camminare che quest'anno è il 9 ottobre 2016.
A corollario di questi eventi possono essere organizzate anche altre iniziative (convegni e manifestazioni di diverso genere), anche in giorni diversi da quello ufficiale della Giornata.

Chi organizza gli eventi?

Gli eventi della Giornata del Camminare di FederTrek sono organizzati, in parte, direttamente da FederTrek e dalle sue sezioni locali. Qualsiasi ente o associazione, in ogni parte d’Italia, può organizzare un evento Giornata del Camminare inoltrando richiesta ufficiale di ADESIONE alla FederTrek (che si riserva il diritto di accettare o non accettare la richiesta).

SCHEDA DI ADESIONE

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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