lunedì 25 gennaio 2016

Tra briganti e Dei, cinque cammini da fare in Italia


Il 2016 è stato proclamato dal ministro dei beni culturali Franceschini come l’Anno Nazionale dei Cammini; un buon segnale che potrebbe anche portare a una svolta. L’Italia infatti è famosa per le sue bellissime città d’arte: Roma, Firenze, Venezia e Milano sono le mete più gettonate. Ma senza nulla togliere a queste splendide città, il nostro Paese è attraversato da cammini naturalistici, religiosi, culturali e spirituali che permettono di vivere un turismo all’insegna della sostenibilità e del “viaggiare lento”, per vivere un’esperienza differente, ma altrettanto ricca di emozioni. Vi suggeriamo quindi cinque itinerari da fare a piedi per riscoprire zone dell’Italia forse meno note ma che sapranno sorprendervi.

IL CAMMINO DEI BRIGANTI
Il Cammino dei Briganti è un percorso ad anello di sette giorni che si snoda lungo i sentieri battuti 150 anni fa dai briganti della Banda di Cartore.il territorio attraversato da questo cammino è di confine, oggi tra Abruzzo e Lazio, ieri tra Stato Pontificio e Regno Borbonico, questo perché i briganti dovevano essere in grado di passare una parte all’altra a seconda della minaccia. Tuttavia i briganti non erano malviventi, erano più simili ai partigiani, lottavano contro l’invasione dei Sabaudi, che avevano costretto il popolo a entrare nell’esercito. Erano persone, che non volevano assoggettarsi ai nuovi padroni, e per questo erano entrati in clandestinità. Una storia però fatta anche di rapimenti, riscatti, e tanta violenza. Una storia di 150 anni fa. Oggi si cammina a quote basse (tra gli 800 e i 1300 m.s.l.m) tra la Val de Varri, la Valle del Salto e le pendici del Monte Velino. Partenza ed arrivo da Tagliacozzo (AQ).

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

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