sabato 29 agosto 2015

Sulle orme di Dickens e Whitman, imperdibili avventure a piedi

Edizioni dei Cammini dedicata alla filosofia del camminare


di Daniela Giammusso

"Chi cammina il mondo tutto vede e chi resta a casa non lo crede", diceva un proverbio al tempo delle nostre nonne. O, per esser più colti, si potrebbe citare Nietzsche, convinto che "tutti i più grandi pensieri sono concepiti mentre si cammina". Di certo, da Santiago de Compostela alla riscoperta della via Francigena, passando per i sentieri tra le Alpi o i grandi fiumi dell'India, il mondo assume tutta un'altra prospettiva se conquistato a piedi. Meglio ancora se accompagnati da un buon libro in tasca.

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venerdì 28 agosto 2015

Val d'Aosta, malore alla "gara dei superman" da 100 chilometri: atleta grave per un problema cardiaco

E' successo durante la "Ccc" (Courmayeur-Champex-Chamonix) partita oggi dalla località valdostana in un tratto fra due rifugi. Il corridore soccorso con l'elicottero








Un concorrente della gara di ultra trail "Ccc-Courmayeur-Champex-Chamonix" - di ben 101 chilometri e 6.100 metri di dislivello - ha accusato un malore poco fa nel tratto tra il rifugio Bonatti e il rifugio Bertone, in Val Ferret, sopra Courmayeur. L'atleta, che ha perso conoscenza, è stato subito soccorso ed è in corso il trasporto all'ospedale di Aosta con l'elicottero. Secondo quanto si è appreso ha avuto un problema cardiaco e le sue condizioni sono apparse inizialmente gravi. Ora è cosciente ma rimane in ospedale.

giovedì 27 agosto 2015

Ho visto...

ho visto allegri signori salire verso i rifugi alle 5 del pomeriggio senza sapere cosa li aspettava;
ho visto signori meno allegri quando hanno chiesto quanto mancava;
ho visto mamme non lasciar sudare i loro bambini;
ho visto mamme non lasciar faticare i loro bambini;
ho visto mamme che avranno i loro bambini in casa sino alla vecchiaia, dei bambini;
ho visto papà fottersene allegramente delle cazzate che passano in testa alle mamme;
ho visto papà che spiegavano che se uno cammina veloce in montagna è perchè ha gli scarponi giusti per farlo;
ho visto papà dire un sacco di cazzate per imbambolare i figli rincoglioniti dalle mamme;
ho visto il gasolio a € 1,33 al litro;
ho visto caricare macchine all' inverosimile;
ho visto campeggiatori armeggiare con la parabola per guardare la TV;
ho visto campeggiatori discutere sull' asse di inclinazione della parabola;
ho visto viaggiatori in spider con il piumino e il cuculo sulla testa;
ho visto caricare un bagagliaio con roba sfusa;
ho visto spostare 6 volte una maglietta nel bagagliaio caricato alla rinfusa;
ho visto persone attrezzate di tutto punto per andare sul Kilimangiaro non saper usare i bastoncini su un sentiero;
ho visto un migliaio di mozziconi di sigarette lungo i sentieri dove il mio cane "sporca";
ho visto fazzoletti di carta lungo i sentieri non riuscire a stare nelle tasche dei loro consumatori;
ho visto pseudo camminatori/alpinisti credere che la differenza stia nei materiali e non nell' allenamento;
ho visto un coglione chiedermi se ero dopato solo perchè correvo dove lui faticava a portare la sua pancia;
ho visto bere acqua naturale perchè quella gasata fa gonfiare la pancia per poi farsi una coca cola;
ho visto qualche bella signorina da lontano;
ho visto automobilisti viaggiare alla velocità di un camminatore;
ho visto da vicino molte di quelle fanciulle e ho tirato dritto;
ho visto automobilisti non capire che andare a piedi fa bene alla salute;
ho visto persone amare la montagna da viverci anche quando piove a dirotto;
ho visto una famigliola tedesca di 4 persone andare in giro su 2 jeep;
ho visto insultare la natura;
ho visto insultare il mondo;
ho visto genitori non fare nulla per cambiare il mondo per i propri figli;

ho visto un sacco di cose che mi privano della speranza che questo mondo possa migliorare;
ho visto un mondo che non può che andare a bagasce!
per fortuna sono salito talmente in alto da poter stare lassù a guardare le cose di quaggiù, e adesso gioco forza devo tornare... ma mi basta devvero un nulla per decidere di stare quassù...
e i libri letti in questi 15 giorni, il sudore colato sulla mia fronte, e i dolori del mio corpo mi hanno insegnato anche questa volta qualcosa... ma anche la vista mi ha insegnato qualcosa!

Fonte

Da leggere: Escursionisti amatoriali


lunedì 24 agosto 2015

Incidenti in montagna, escursionisti perdono la vita

Torino - Due morti sui monti del Cuneese, uno in provincia di Torino. È una giornata nera per gli escursionisti in Piemonte. Il corpo privo di sensi di un 50enne è stato rinvenuto sulla “Ferrata degli Alpini” del monte Oronaye, in alta valle Maira. A trovarlo un gruppo di escursionisti che si stava avvicinando alla base della ferrata a circa 2.800 metri di quota.

Scattato l’allarme è stato mobilitato il Soccorso alpino della valle Maira e l’elicottero del 118, della base operativa di Torino. L’équipe medica non ha però potuto fare altro che constatare il decesso. L’ipotesi è che l’uomo sia deceduto a seguito di una caduta.

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giovedì 20 agosto 2015

Il romanzo sulla storia dell'omicidio suicidio risveglia il paese silenzioso


Renèusi è un villaggio abbandonato in alta val Borbera, dove il tempo sembra essersi fermato a un triste giorno del settembre 1961, quando avvenne un tragico fatto di sangue. Un luogo fantasma ancora oggi meta di appassionati che, incuriositi dalle leggende che lo circondano, lo raggiungono a piedi attraverso i vecchi sentieri per visitare i ruderi delle case in pietra e il piccolo cimitero con la tomba di Davide, un contadino che non aveva voluto andarsene dal paese.


L’esordio letterario
Cristiano Zanardi, tortonese, classe 1981, lo ha scelto per il suo romanzo d’esordio, «Il paese silenzioso». «L’idea del romanzo arriva dalla mia passione per i paesi abbandonati del nostro appennino - dice -. Ne ho visitati molti con le mie escursioni e li ho raccontati in un precedente libro, “I villaggi di pietra”, ma Renèusi è particolarmente affascinante per una vicenda che mi hanno raccontato la prima volta che l’ho visitato e che lascia una certa curiosità. Mi sono documentato ma non è stato semplice trovare informazioni, così per ricostruirla ho fatto affidamento sulla memoria storica di personaggi della valle».

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Paesi fantasma e villaggi abbandonati parte VII: Reneuzzi

 

 

mercoledì 19 agosto 2015

Domenica 30 agosto: IL RIFUGIO MONT FALLERE (AO)

Boschi, praterie, natura meravigliosa e incontaminata al centro della Valle D'Aosta. ai piedi del Mont Fallère dal quale è possibile ammirare panorami di straordinaria bellezza
Tipo di percorso: A/R

Partenza: dal villaggio di Vetan - (Saint-Pierre)

Quota di partenza: 1775 m

Quota di arrivo: 2385 m

Dislivello: 610 m (concentrato nella parte centrale del percorso)

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martedì 18 agosto 2015

Come reintegrare i liquidi e i sali minerali

Arrampicata, mtb, escursionismo, scialpinismo sono tutte attività di media-lunga durata che presuppongono per loro natura uno uno sforzo prolungato nel tempo. Per mantenersi su di giri senza cedere a spossatezza e affaticamento precoce si capisce quanto sia importante sapere come reintegrare i liquidi e i sali minerali persi durante l’attività fisica.


Per quanto riguarda i liquidi il discorso è piuttosto semplice basti pensare che il nostro corpo è costituito all’incirca da un 65% di acqua. Essa è contenuta in tutti i liquidi corporei come sudore, urina e sangue e viene dispersa durante l’attività sportiva tramite la respirazione, la sudorazione e l’urina. Già una perdita di acqua dell’1,5% del nostro peso è in grado di inficiare anche di parecchio il nostro rendimento. Se questa perdita non viene prontamente reintegrata possono sopravvenire capogiri e crampi muscolari.

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lunedì 17 agosto 2015

In settanta alla camminata in ricordo delle 111 vittime del crollo della diga di Molare

Il dramma avvenuto il 13 agosto 1935 celebrato con due appuntamenti: dopo la commemorazione al cimitero di Ovada, l’appuntamento al lago di Ortiglieto


Molare(AL)
Si è conclusa sulla diga di Ortiglieto, quella “grande” che resistette alla pressione dell’invaso, la camminata silenziosa organizzata dall’artista giapponese Setsuko per ricordare le 111 vittime del disastro avvenuto il 13 agosto 1935. Solo a destinazione il cordone di lenzuola bianche è stato sciolto e l’evento si è concluso con un rinfresco nella sede della vicina Pro loco di Olbicella.

Alla camminata hanno partecipato oltre 70 persone: discendenti delle vittime del disastro, appassionati camminatore, cittadini desiderosi di saperne di più di quello che molti hanno definito come il Vajont piemontese.

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Ottant’anni fa il “Vajont del Piemonte”, la storia, i testimoni, il miracolo della bimba salvata dal gatto

 

 
La Diga di Molare oggi 

 

I segreti della diga di Molare

 

 


domenica 16 agosto 2015

Camminare nei boschi fa bene al cervello

Una nuova ricerca ha dimostrato che il contatto con la natura inibisce la formazione di pensieri negativi che possono sfociare in gravi patologie come la depressione.

Camminare nei boschi fa bene, è una verità talmente elementare che sembrerebbe superfluo ricordarlo. Quando siamo tra gli alberi il battito cardiaco rallenta, la pressione si abbassa e l’umore migliora così rapidamente che medicine, terapie e analisi sembrano miseri palliativi al confronto.

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venerdì 14 agosto 2015

Bosio, escursionista stremato salvato dai Vigili del Fuoco sul monte Tobbio

i Vigili del Fuoco  in azione sull'elicottero
I Vigili del Fuoco in azione sull’elicottero


E’ salito quasi sulla sommità del monte Tobbio nel Comune di Bosio (AL), e poi, a quanto pare, non ce la faceva più a scendere dalla stanchezza e così ha dato l’allarme.
E’ partita così, verso le 17 di giovedì, una vera e propria mobilitazione delle forze dell’ordine con i Vigili del fuoco di Ovada giunti sul posto che hanno fatto subito intervenire la squadra speciale del Saf di Torino per una una spedizione di soccorso per salvare l’uomo.
Oltre due ore di intervento fino a quando l’escursionista è stato tratto di salvo e consegnato agli addetti del 118 che lo hanno trasportato in ospedale per analisi e visite mediche.

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lunedì 10 agosto 2015

Via Francigena, percorso turistico poco sfruttato. “Per diventare come Santiago servono investimenti”


Il percorso, che nel Medioevo univa Canterbury a Roma, avrebbe potenzialmente tutte le carte in regola per trainare la rinascita di borghi e periferie italiane su cui si snoda l’itinerario che collega il Gran San Bernardo alla capitale e per diventare, in futuro, come il Cammino di Santiago di Compostela

Un tempo era la strada dei pellegrini che dal nord Europa partivano per la Santa Sede e ora potrebbe trasformarsi in un trampolino di lancio per il turismo in Italia, se solo lo Stato decidesse di investire seriamente nel progetto. La Via Francigena, il percorso che nel Medioevo univa Canterbury a Roma, avrebbe potenzialmente tutte le carte in regola per trainare la rinascita di borghi e periferie italiane su cui si snoda l’itinerario che collega il Gran San Bernardo alla capitale e per diventare, in futuro, come il Cammino di Santiago di Compostela, che ogni anno registra oltre 200mila pellegrini da tutto il mondo. Ma la strada che porta a Roma non è ancora così battuta, nonostante la città sia insieme, a Santiago di Compostela e a Gerusalemme uno dei tre luoghi santi della cristianità, crocevia principale di tutte le antiche vie dei fedeli, e la Via Francigena sia stata riconosciuta già dal 1994 itinerario culturale del Consiglio d’Europa.

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domenica 9 agosto 2015

Scivola sul ghiaccio, giornalista muore sul monte Rosa

E' scivolato sul ghiaccio dopo aver perso un rampone ed è stato strangolato dalla corda che teneva a tracolla e con cui era legato al compagno di scalata. Così, secondo la ricostruzione del Soccorso alpino della guardia di finanza di Cervinia, è morto ieri sul Monte Rosa il giornalista dell'agenzia Reuters Roberto Landucci, di 50 anni, esperto alpinista, originario di Milano e residente a Roma. Il medico legale ha appurato che il decesso è avvenuto per soffocamento. A quota 3.900 metri sulla Cresta de soldato, Landucci era impegnato su un piccolo canale di ghiaccio, legato al compagno di scalata che lo precedeva.

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Gruppo investito da scarica di sassi «Pietre come palle da baseball» Grave bergamasca di 62 anni

La donna colpita alla testa da una pietra. I soccorritori: «Fossero stati 50 metri più avanti sarebbero stati travolti in pieno»

Dopo il caldo africano di questi giorni che ha colpito anche l’Alto Adige con punte fino a 38 gradi, violenti temporali si stanno abbattendo anche in quella zona dell’Alto Adige, vicino al Cadore, dove nei giorni scorsi si sono contati tre morti. Da un violento temporale con enormi chicchi di grandine è stato investito un gruppo di 50 escursionisti di Bergamo che nel pomeriggio stava percorrendo l’Alta via delle Dolomiti che porta dalla Val Fiscalina, a Sesto in Pusteria, fino al rifugio Zsigmondy (2.224 metri di quota), ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. Cinque persone del gruppo sono state colpite e ferite da una scarica di sassi, provocata da un forte acquazzone e dalla grandine.

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sabato 8 agosto 2015

Una camminata fino alla diga di Molare per ricordare il disastro di 80 anni fa

MOLARE (AL) - L’Ovadese ricorda il disastro crollo della diga di Molare, avvenuto il 13 agosto 1935, ottant’anni fa, con una serie di iniziative per una settimana fino a Ferragosto. Questa domenica 9 agosto verrà inaugurato un sentiero, con partenza alle 8.00 da Albareto. Il sentiero è stato rimesso a posto di recente grazie al lavoro dei volontari e attraversa prati e boschi con un panorama mozzafiato. I camminatori potranno così raggiungere la diga. E' anche una scelta semplice e significativa, ha voluto ricordare il sindaco di Molare Enrica Albertelli, per ricordare i caduti. Sulla diga verrà celebrata una messa e al termine sarà apposta una targa. Ogni partecipante alla camminata riceverà il pranzo al sacco messo a disposizione dai volontari della Pro Loco delle Rocche.

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giovedì 6 agosto 2015

Attenti al lupo o all'uomo cattivo?

Ci è stato chiesto perché la testa di un lupo mozzata esposta in bella vista, non abbia fatto notizia su Piemonte Parchi. La risposta è che alcune notizie si commentano da sole.
La cronaca la conosciamo tutti. Lo scorso 26 luglio, una testa mozzata di un giovane lupo è stata appesa con una corda a una bacheca informativa dell'ex Comunità Montana Alta Val Tanaro, a Nasagò, Comune di Ormea.



È sulla bacheca collocata sulla statale 28 del Col di Nava che la Polizia locale e il Corpo forestale dello Stato hanno rinvenuto la testa dell'animale. Erano giorni in cui si discuteva animatamente sull'ampliamento dei confini del Parco naturale del Marguareis, poi oggetto di un ordine del giorno che accompagna la legge regionale di riordino degli Enti che ha unito il Parco del Marguareis al Parco naturale delle Alpi Marittime approvata qualche giorno dopo.

Qualcuno ha interpretato il gesto come un atto intimidatorio e di avvertimento da parte di coloro che non erano favorevoli all'ampliamento dell'area protetta.
Qualcun altro ci ha invece chiesto perché la testa di un lupo mozzata esposta in bella vista, non abbia fatto notizia sulle pagine di Piemonte Parchi. Così come non hanno fatto notizia i quattro cuccioli di lupo trovati morti soltanto una quindicina di giorni prima della decapitazione, non lontano da Ormea.
La risposta è che alcune notizie si commentano da sole. Anzi, alcune lasciano spesso senza parole. E allora prendiamo in prestito quelle lasciate da un anonimo lettore a commento di un articolo pubblicato sulla stampa locale: 'Spiace moltissimo leggere di queste crudeltà, ma l'ignoranza è una malattia impossibile da estirpare'.

Solo l'ignoranza infatti può far credere – alla gente comune e agli stessi pastori – che ai lupi debbano essere forzatamente attribuite le stragi di gregge che accadano talvolta in valle, quando potrebbe trattarsi più probabilmente di cani selvatici. O, ancora, che le greggi restino indifese nonostante la sorveglianza dei cani da guardiania e opportune recinzioni. Oppure che gli avvistamenti di lupi non lontani dai centri abitati siano un pericolo per gli abitanti.

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martedì 4 agosto 2015

Lunedì 10 agosto: La notte di San Lorenzo

NOTE E DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Lunghezza km 6,5
Difficoltà itinerario T
Dislivello positivo m 370 complessivi
Tempo di percorrenza circa 3,10 h con sosta vetta Giarolo (AL)



RITROVO: 10 agosto ore 20,00
presso il Rifugio Escursionistico San Lorenzo


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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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