mercoledì 3 giugno 2015

I giorni neri del Monviso: tre scalatori morti nell’arco di poche ore

Ieri una coppia in cordata è precipitata, lunedì era toccato a un 59enne di Biella caduto per cinquecento metri


Il Monviso, la montagna simbolo del Piemonte
Andrea Garassino
Crissolo (CN)

Li hanno visti precipitare insieme, legati alla stessa fune. Un volo di almeno 50 metri e il tonfo sulla neve, tra le rocce, seguito da un silenzio irreale. Gli alpinisti francesi che li avevano incrociati poche ore prima sostengono che si tratti di una donna e un uomo, quarantenni, italiani, con l’accento piemontese. In cordata stavano affrontando punta Venezia, una vetta delle Alpi Cozie di 3095 metri, nel gruppo del Monviso, in alta valle Po. Sono stati loro a dare l’allarme. Erano le 15. L’elisoccorso con medici e alpinisti ha tentato di raggiungere l’immensa pietraia, ma nebbia e nubi basse l’hanno impedito. Le squadre di soccorritori le ha lasciate a valle, e a piedi hanno raggiunto la zona dell’incidente. «Abbiamo ripercorso il giro che hanno fatto i due alpinisti - racconta Marco Curti del Soccorso alpino di Crissolo – ma non li abbiamo avvistati da nessuna parte. Grazie alle nostre ricognizioni sulla parete, possiamo escludere tutta una serie di luoghi e concentreremo le ricerche sul versante Est della montagna, quello più probabile dove potrebbero essere precipitati».

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La salita al Monviso, il Re di Pietra

 

 

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