giovedì 23 aprile 2015

ALIMENTAZIONE SPORT DIMAGRIMENTO

Le verità nascoste  a cura di Orazio Paternò


 



Camminare, correre, nuotare:



 grassi consumati e costi energetici a confronto tra leggenda e realtà…
 

Camminare! E’ questo l’imperativo che spopola negli ultimi anni. Camminare per tutti, senza criteri anagrafici o medici. Tutti, dai 10 ai 90 anni, giovani e meno giovani, sani e meno sani. Insieme, sotto il segno della salute e del dimagrimento. Soprattutto. sotto il segno della comoda camminata. Per rendere più accattivante un’attività che l’uomo svolge spontaneamente da almeno due milioni di anni, la camminata è stata condita in salsa anglofona: il WALKING, il FITWALKING, il POWERWALKING, il WALKEXERCISE, il NORDIC WALKING. 

Ciascuna annunciata come clamorosa scoperta. Camminare è camminare. Basta. Posso farlo più o meno intensamente, a tratti più o meno veloci, in salita, in discesa, con l’ausilio di bastoni… ma di camminare, si tratta.
Le virtù del camminare vengono celebrate da giornali, tv, fino ad avere sponsor governativi. Ma quando diventano “operative” queste virtù? Dove finisce la camminata da salotto e dove inizia l’attività sportiva condizionante, cioè che influisce sui parametri della salute e sul dimagrimento?
Il messaggio del camminare, corretto nella sua idea di fondo (scollarsi dal divano!) è stato diffuso senza alcun filtro (“è efficace per tutti”) e con eccessiva enfasi celebrativa sui suoi benefici. Alla gente il messaggio è dunque arrivato così: camminare fa benissimo e risolve tutto, dal sovrappeso, alla cellulite, al colesterolo, ai trigliceridi e  fino a prevenire possibili problemi cardiovascolari.
Vero e falso contemporaneamente…
Alla fine, le domande che tutti si pongono o che tutti dovrebbero porsi sono:

·      Quanti grassi si bruciano camminando, ad esempio, per 5 km?
·      E’ vero che camminare garantisce risultati certi a tutti?
·      E’ vero che camminare è un toccasana, sia per l’ottantenne che per il ventenne?
·      E’ vero che camminare per 30 minuti al giorno corrisponde a consumare chili di grasso a fine settimana?
·      Quali sono i primi grassi ad essere consumati durante l’attività fisica di lunga durata?
·     E’ vero che camminare, a prescindere dall’intensità, combatte sul serio le insidie cardiovascolari di trigliceridi, colesterolo, ipertensione?
·      E’ vero che camminare sostituisce alla pari la corsa o altre attività sportive?
·      E’ vero che durante la camminata si bruciano solo grassi?
·      E’ vero che camminare (o correre) la stessa distanza più velocemente fa bruciare  più calorie?


Per rispondere a queste domande farò esempi pratici legati alla formula di Arcelli, semplicissima e accessibile a tutti, ma considerata di elevata attendibilità nel predire i grassi consumati durante la camminata o la corsa. Potrete applicarla su di voi.  Per chi non si accontenta illustrerò i calcoli a partire dal quoziente respiratorio e dal consumo di ossigeno, metodi da laboratorio estremamente precisi nel misurare il consumo di ossigeno e, di conseguenza, il consumo calorico da cui ricavare il consumo in grammi di carboidrati, grassi ed eventualmente proteine durante una qualsiasi attività fisica. Gli scienziati hanno misurato con precisione il consumo calorico al minuto per chilo di peso corporeo di innumerevoli attività, dal giardinaggio, al golf, al nuoto al ballare in discoteca e hanno creato delle tabelle ad hoc perché ciascuno possa calcolare il proprio dispendio calorico sulla base del proprio peso, dell’attività svolta e del tempo ad essa dedicata. Riguardo alla corsa userò anche la formula generale del costo energetico espresso come consumo energetico per unità di peso corporeo: 1 cal/ Kg/ Km
Solo con questi elementi si possono veramente quantificare i consumi di grassi e di calorie. Il resto è solo opinione.

Metterò a confronto le attività aerobiche più comuni: camminata,  corsa e  nuoto. Vedremo quanti grassi e calorie si bruciano e in quale momento se ne bruciano di più. Quale ruolo gioca l’intensità.
 
Al termine troverete un vademecum intitolato “per chi ne vuole sapere di più” che illustra i concetti che stanno alla base dei calcoli metabolici
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