sabato 11 aprile 2015

Al Santuario della Madonna del Sasso (VCO)




Per chi arriva in traghetto da Orta, dall’Imbarcadero di Pella percorrere Via Roma superando l’incrocio con Via Zanotti, fino ad imboccare Via Petrarca, davanti alla chiesa Parrocchiale di Sant’Albino. Per chi arriva a Pella in automobile raggiungere l’incrocio tra Via Roma e Via Petrarca e parcheggiare davanti alla chiesa Parrocchiale di Sant’Albino.

Dalla chiesa percorrere la piazza per 20 metri fino a svoltare sulla sinistra imboccando un acciottolato in salita (Via Petrarca). Lungo l’acciottolato, alla propria sinistra, si può ammirare un bellissimo panorama sul lago d’Orta. Dopo 400 metri l’acciottolato termina e, svoltando a destra ci si immette sulla strada asfaltata (Strada Provinciale 47) e dopo 15 metri, subito a sinistra, ad imboccare il sentiero T36 in direzione Centonara; anche qui il fondo è acciottolato ed il percorso presenta muretti di pietra ai lati. Proseguendo sul sentiero T36 si incontrano dei cartelli di segnaletica e delle cappelle votive. Ad un certo punto il sentiero attraversa un’azienda agricola per giungere poco dopo ad un bivio; qui si può proseguire svoltando a destra e, dopo 20 metri, arrivare alla chiesa di Centonara, dove ci si può dissetare alla fontana. Per proseguire verso il Santuario della Madonna del Sasso tornare al bivio e svoltare a sinistra e, poco dopo, raggiungere la strada principale denominata Via per Artò. Da qui procedere in discesa lungo la strada asfaltata. Proseguendo si attraversa un ponte e, al bivio successivo, svoltare a destra quasi ad invertire il senso di marcia, seguendo la segnaletica per Boleto. Ricominciare la salita, che qui si sviluppa a tornanti, all’interno dei quali sono presenti delle agevoli scorciatoie da sfruttare. Proseguire sulla strada principale fino all’abitato di Boleto e, lasciato alla destra l’Hotel Belvedere, svoltare a sinistra all’incrocio immediatamente successivo. Proseguire ancora ed al successivo incrocio girare nuovamente a sinistra su Via Garibaldino Riotti.

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

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