venerdì 27 febbraio 2015

Itinerari, sentieri, escursioni e ciaspolate

In questa sezione intendiamo offrire un servizio, ci auguriamo utile, ai tanti appassionati escursionisti amanti dell'Appennino Ligure.
Nell'apposito box sono segnalati i prossimi eventi organizzati in particolar modo sui territori del Parco Naturale Regionale dell'Aveto e del Parco Naturale Regionale dell'Antola  link esterno , mentre a seguire vengono elencati i documenti presenti su Valdaveto.net riguardanti itinerari, sentieri ed escursioni.


La sezione è al momento arricchita da alcuni articoli, scritti da Maria Sciutti, tratti da "Nel Parco - Notiziario ufficiale del Parco Naturale Regionale dell'Aveto" (si ringrazia la Sagep editori  link esterno per la gentile concessione) e dai contributi originali di Carlo Bertelli, Lucio Calderone, Lorenzo Laneri, Sandro Sbarbaro, Mario Senoglosso, Fulvio Tuvo e Giorgio Venturini.
Siamo certi che altri amici arriveranno.

Chiunque fosse interessato a pubblicare propri contributi su queste pagine... è il benvenuto!
È possibile contattare la redazione utilizzando l'apposito form e-mail

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mercoledì 25 febbraio 2015

“L’aria della valle di Chamonix è più inquinata di quella che si respira nel centro di Parigi”

Allarme per lo stato dell’atmosfera sul versante francese del Monte Bianco, che risulta la peggiore dell’intero arco alpino. “Nell’alta Valle d’Aosta la situazione è opposta”

Aosta
Il caso, ai piedi del Monte Bianco, è scoppiato nei giorni scorsi e riguarda l’inquinamento dell’aria. La polemica è montata nel versante francese del massiccio, nella Valle dell’Arve, area di boschi e panorami mozzafiato alle prese con i veleni che ne infestano l’aria. Secondo gli studiosi è una delle zone più inquinate della Francia e la più inquinata dell’arco alpino. Sembra un paradosso ma gli abitanti di Chamonix respirano un’aria peggiore, più inquinata, di quella che si respira in grandi città come Parigi o Lione.
Il versante francese del Bianco dall’inizio del 2015 vive uno «stato di emergenza» e la presenza di polveri fini ha toccato livelli di allarme: i micron di Pm10 per metro cubo hanno sfiorato quota 150. Le cause di questa nuvola grigiastra che incombe sulla vallata sono svariate: l’urbanizzazione, l’industria, il traffico e la geomorfologia. Non solo, Jean-Marc Peillex, il sindaco di Saint-Gervais, se la prende anche con l’inceneritore dei rifiuti: «Bisogna chiuderlo, non si può mantenere un impianto che inquina in una valle dove non si riescono a disperdere gli inquinanti».
Anche il sindaco di Chamonix, Eric Fournier, è allarmato e oggi ha convocato una conferenza stampa sul problema.

Situazione ben diversa sul versante opposto del Monte Bianco. A Courmayeur l’aria, come conferma l’Arpa della Valle d’Aosta, è molto più pulita grazie a correnti diverse, alla popolazione meno numerosa e all’assenza di fabbriche.

Fonte

lunedì 23 febbraio 2015

Il sentiero “sui passi” di Francesco

A Portacomaro un percorso dedicato ai nonni del Papa


PORTACOMARO (ASTI)
Disegnato sulle colline astigiane, percorre anni di storia che raccontano delle origini del Pontefice. Si chiama, non a caso, «Il sentiero di Papa Francesco». A firmarlo è Franco Reita, portacomarese, come gli avi del Santo Padre ai quali si è ispirato per tracciare un anello che da piazza Marconi si snoda toccando i punti più caratteristici e panoramici del paese.
Lungo la strada dei nonni
Dal cuore del Ricetto fino al fondo valle verso Portacomaro Stazione dove si trova Bricco Marmorito, percorrendo la stessa strada che i nonni del Papa calpestavano per recarsi in paese. Franco Reita, assieme al collega Franco Lerma, è anche rilevatore di percorsi per conto della Regione Piemonte con il sistema Gps che vengono poi inseriti nel catasto dell’ente.
Il tracciato «breve»
«Tracciato che si sviluppa per circa 8 chilometri - precisa Reita - che si può completare in meno di tre ore, non presentando alcuna particolare difficoltà ed un dislivello di 200 metri». A guidare gli escursionisti c’è la segnavia Cai bianco e rossa, ma è possibile anche munirsi di una cartina o scaricare il percorso sul proprio cellulare collegandosi ai siti del Cai (caiasti.it) o del Comune (comune.portacomaro.at.it). Escursione tra chiesette e piloni votivi Ma tra le colline care al Grignolino è stato disegnato un secondo percorso che tocca praticamente tutte le chiesette delle borgate e i numerosi piloni votivi. In questo caso la lunghezza è di 18 chilometri.
Sei ore di cammino
«Per completarlo occorre camminare per 6 ore - rimarcano al Cai - ma è stato strutturato con otto varianti che permettono di effettuarlo anche parzialmente oppure in più tappe». Si toccano San Rocco, Madonna delle Grazie, Migliandolo, Madonna della Neve, la chiesetta di Sant’Anna e la Madonna della Vignassa fino a San Fantino. Parti di questi tracciati sono stati interessati, nel novembre scorso, dalla due giorni sulle orme di Sant’Evasio, da Asti dove fu primo Vescovo a Casale Monferrato che lo ha eletto a patrono. Infatti in frazione Miravalle è edificata tra i boschi una chiesetta a lui intitolata.
Quattordici percorsi e oltre 400 chilometri Il Cai di Asti (presidente è Silvio Lungo Vaschetto) nel territorio provinciale ha predisposto 14 percorsi per circa 400 chilometri.

Fonte

Sentiero medievale per il Santuario del Monte Penice (PC)

Il sentiero medievale per il Santuario del Monte Penice è un sentiero che collega Bobbio con il Santuario di Santa Maria sul Monte Penice a 1.460 m., passando per la valle del Carlone.
È definito strada-mulattiera, perché alcuni tratti come quello iniziale sono carrozzabili e persino asfaltati, altri tratti solo percorribili solo con fuoristrada, mezzi agricoli e a cavallo, ed alcuni solo a piedi.


L'ambiente è suggestivo, al punto che è facile veder volteggiare poiane e talvolta pure qualche falco in un ambiente favorevole per la nidificazione.
Nella sua parte finale il sentiero traccia il confine tra la Provincia di Pavia e quindi la Lombardia e la Provincia di Piacenza in Emilia-Romagna, nella zona dopo la Fontana dei Ramari ed il Santuario.

Il sentiero è tracciato da segnavie e guidovie a pallini o strisce di vari colori (bianco-rosso, rosso e giallo) lungo i lati del percorso su sassi piante, perché è stato tracciato sia dal CAI che dal FEI separatamente.

Agli inizi del Novecento il parroco di San Cristoforo e Rettore del Santuario della Madonna del Penice Mons. Carlo Muzio, decise di restaurare ed ampliare il sentiero, che era fino ad allora di pertinenza parrocchiale per le vicende storiche.

Percorso e descrizione

Il dislivello complessivo tra Bobbio (272 metri s.l.m.) e la vetta del Penice (1.460 metri s.l.m.) è di 1.188 metri. Per completare il percorso di circa 20 km. occorrono sei ore (cinque in discesa). Da Bobbio si percorre la Strada statale 45 di Val Trebbia in direzione di Genova, fino alla località San Martino (300 m s.l.m.), dove si prende la strada a destra per Carana e Moglia.

Ci si trova sul tracciato dell'antico Caminus Genuae, ossia la strada che univa la pianura Padana con la Liguria prima che si realizzasse il tracciato della statale 45. Fino alla Moglia si segue il sentiero CAI n. 143 (segnavia bianco-rossi), che si svolge sulla strada asfaltata che sale da Bobbio. La strada valica con un ponte il torrente Carlone, quindi comincia a salire e dopo due tornanti si prende a destra in direzione della Moglia (475 m s.l.m.).

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La mappa del sentiero

La valle del Carlone 

In diretta dalla webcam sul monte Penice


sabato 21 febbraio 2015

Valanga al Gran San Bernardo su scialpinisti italiani. La polizia: “Tre morti, due feriti”

Colpito un gruppo di 5 persone che era diretto all’ospizio del colle

Il colle del Gran San Bernardo

AOSTA
Tre morti e due feriti, tutti italiani. È il bilancio ufficiale e provvisorio della sciagura di oggi pomeriggio al Gran San Bernardo, dove una valanga ha travolto un gruppo di scialpinisti che erano diretti verso l’Ospizio. A comunicarlo è la polizia cantonale svizzera, dopo un alternarsi di notizie contrastanti sulla gravità dell’incidente. Dei due scialpinisti recuperati vivi, uno è in gravissime condizioni e l’altro è ferito lieve. Non si conoscono ancora le generalità delle vittime né la zona di provenienza.

Il distacco della valanga si è verificato intorno alle 13,30 nella zona di Combe des Maures. I soccorsi sono stati tempestivi ma frenati dal maltempo che imperversa sulla zona. La nebbia ha disturbato a lungo gli interventi degli elicotteri. Alcuni degli scialpinisti travolti sono stati trovati sotto oltre due metri di neve.


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Manager e docenti universitari le vittime della valanga sul Gran San Bernardo

 

mercoledì 18 febbraio 2015

A.N.A.N.

L' Associazione Nazionale Amici della Natura è una associazione ambientalista no profit, costituita a Genova nel 1976.

Al contrario di altre, la nostra Associazione trae impulso vitale principalmente dalla partecipazione diretta dei soci alla vita ed alle attività associative.
Non siamo "fondamentalisti" nella difesa della  natura, difesa che è sì attiva e rigorosa, ma senza dimenticare che anche gli esseri umani sono parte della natura.

Per il prossimo anno ci siamo prefissi di impegnarci in un obiettivo ben preciso: l' individuazione della presenza del lupo nel Parco dell' Antola, cercando di stabilirne il numero, la stanzialità ecc.
Un altro obiettivo è cercare di verificare, o meno, la presenza, nello stesso territorio, della Lince, di cui si sente parlare, ma senza testimonianze dirette nè prove documentali.

Per questo scopo, è necessaria la partecipazione diretta dei soci

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La pagina facebook


lunedì 16 febbraio 2015

Camera vista Everest: gli hotel più ''alti'' del mondo


Dalle meravigliose rovine Inca del XV secolo alle vette d'Europa, dall'America del Nord all'Himalaya, ecco un percorso con tappe mozzafiato per chi non teme il mal di montagna

Le altre foto

giovedì 12 febbraio 2015

Rifugio Pratorotondo (GE)

Nel cuore del Parco del Beigua, a trenta minuti da Varazze e a 1100 metri di altitudine potrete godere panorami mozzafiato osservando l'isola d'Elba, la Gorgona, la Capraia e la Corsica, potrete camminare per incredibili faggete tra caprioli, cinghiali, lepri, aquile e potrete fare escursionismo lungo gli innumerevoli sentieri che si ripartono dall'Alta Via dei monti liguri.



Il rifugio si trova lungo l'Alta Via dei monti liguri, all'interno del Parco del Beigua, a 1098 m slm circa e a pochissimi chilometri dalla linea di costa. Il panorama è mozzafiato, il clima imprevedibile e la vegetazione, adattatasi alle particolari condizioni ambientali e climatiche oltre che ai suoli magmatici, unica.

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giovedì 5 febbraio 2015

Turismo, il cammino di fede sulla via Francigena europea vale 24 milioni di euro

Turismo, il cammino di fede sulla via Francigena europea vale 24 milioni di euro
Il percorso ufficiale da Canterbury a Roma è lungo 2mila chilometri, articolato in 79 tappe attraverso 4 Paesi. La Toscana è l'unica ad aver recuperato l'intero tratto



Turismo, il cammino di fede sulla via Francigena europea vale 24 milioni di euro
Ieri pomeriggio si è svolto all'Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles l'incontro "La Via Francigena: un cammino europeo", organizzato dalla Regione per presentare ad associazioni culturali, rappresentanti di istituzioni europee e operatori turistici il percorso toscano della via della fede: la Toscana è l'unica regione europea ad aver recuperato interamente questo cammino.



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martedì 3 febbraio 2015

Escursioni e gite Naturalistiche a Finale Ligure in famiglia

Camminare e divertirsi nella natura a Finale Ligure e dintorni



Escursioni naturalistiche, passeggiate e giochi nella natura: i sentieri del Finalese offrono soluzioni adatte a tutte le età. I vostri bambini più piccoli potranno iniziare con le prime e brevi escursioni, scoprendo la bellezza dell’esplorazione della natura; bambini e ragazzi potranno essere coinvolti in avventurose ricerche di grotte o strani monumenti in pietra, prodotti dall’uomo o dalle forze naturali; per i grandi, piacevoli escursioni con panorami mozzafiato e singolarità storiche e naturalistiche. Una Guida Ambientale Escursionistica regolarmente abilitata e dotata di assicurazione vi accompagnerà sui nostri sentieri: per info Francesca tel.333.8771184 o visitate www.serinus.it

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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