venerdì 30 gennaio 2015

CamminAntola: weekend sulle tracce della fauna selvatica

Sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio

 


Torriglia (GE) Immersi nella suggestione e nel torpore della natura nella sua veste invernale, un weekend insolito sulle tracce della fauna selvatica che popola il comprensorio dell'Antola. Sabato 31 gennaio, nel primo pomeriggio, a partire da Caprile (994m) in Val Brugneto, si intraprende la salita al Passo delle Tre Croci alla scoperta degli habitat che favoriscono la presenza di numerose specie di mammiferi e dei loro segni di presenza. Il cammino prosegue su crinale fino alla vetta del M. Antola (1597m, tempo di percorrenza 2 ore 30' ca.).

Sistemazione presso il Rifugio Parco Antola, cena e a seguire proiezione di immagini e filmati per approfondire la biologia del lupo, la sua presenza lungo l'Appennino Ligure, i metodi di monitoraggio e il conflittuale rapporto con l'uomo. Pernottamento e prima colazione in Rifugio e rientro in mattina a Caprile (tempo di percorrenza 2 ore ca.). In base al grado di innevamento, si valuterà l'utilizzo delle racchette da neve per l'escursione (affittabili presso l'Ente Parco).

Continua qui

giovedì 29 gennaio 2015

Da Torino parte il turismo Sweet dedicato ai “Luoghi delle Alpi”



Guido Novaria

È nata la prima guida mensile delle vacanze Sweet dedicata alla valle del Cervino, la «Gran Becca» di cui quest’anno si ricorda il 150° della conquista, nell’ambito del progetto ideato dall’associazione torinese «Dislivelli». «Negli ultimi decenni del Novecento si è creduto che le Alpi fossero la mèta per un turismo di massa fondato su valori e attrezzature urbane (condomini, seconde case, pizzerie, impianti di risalita,strade, parcheggi); - spiegano i ricercatori di “Dislivelli” - per accorgersi ben presto che la montagna è un territorio fragile, incapace di sopportare troppo cemento, e che il turista della pianura non cerca la città che ha lasciato ma vuole altro dalla montagna: silenzio, natura, esperienze, relazioni e scambi. Soprattutto cerca la diversità.

Continua qui

mercoledì 28 gennaio 2015

Domenica 1 febbraio: Ciaspolata dal paese di Giarolo al Rifugio San Lorenzo Valli Curone e Borbera (AL)

Continua qui



Webcam in diretta dalle pendici del Giarolo 



Rivoluzione parchi e aree protette, la Regione vuole cambiare

Rivoluzione nel campo dei parchi e delle aree protette, un’innovazione che riguarderà da vicino il parco Capanne di Marcarolo e il parco fluviale del Po e dell’Orba. I due enti infatti potrebbero entrare a far parte di un grande ente di gestione delle aree montane


POLITICA - Rivoluzione nel campo dei parchi e delle aree protette, un’innovazione che riguarderà da vicino il parco Capanne di Marcarolo e il parco fluviale del Po e dell’Orba. I due enti infatti potrebbero entrare a far parte di un grande ente di gestione delle aree montane che da Carmagnola (in provincia di Torino), seguendo il corso dei fiumi Po e Orba, arriverebbe fino a Capanne di Marcarolo. Un disegno di legge proposto dagli assessori Alberto Valmaggia e Antonella Parigi e che dovrà presto passare all’esame del Consiglio regionale intende riordinare il sistema di gestione delle aree protette e dei Sacri Monti. In particolare, viene prospettata la creazione degli enti di gestione delle aree protette astigiane e del Po e della Collina torinese, delle aree protette vercellesi e alessandrine, delle aree protette pedemontane e delle Terre d’acqua, del Ticino e del Lago Maggiore, delle aree protette dell’Ossola e della Valle Sesia, del Parco naturale del Monviso. Il nuovo maxi ente arriverebbe a sommare 62 Comuni: i 30 del Torinese, i 26 del Po Alessandrino e Vercellese e i 6 del Marcarolo, con un solo consiglio direttivo e un direttore.

Fonte

mercoledì 21 gennaio 2015

Quattro giorni a piedi sul Sentiero degli Dei

’antico tracciato che collega Bologna e Firenze attraversa vallate, boschi, canyon, fattorie e santuari sotto spettacolari orizzonti. Da qui è passata anche la grande storia, da Casanova a Dante, da Goethe a Marconi


Quando, dopo ore di cammino, il viandante tirò su il cucchiaio dalla zuppa, quello che pareva un broccoletto cotto a puntino si palesò per una falange fumante tra le cipolle e i pomodori. Inorridito, il poveretto se la diede a gambe e con lui gli avventori in viaggio lungo la Via degli Dei, pellegrini, soldati, carrettieri, carbonai, seduti ai tavoli di quella che da lì a poco sarebbe diventata l’Osteria bruciata. Anche se eravamo in pieno medioevo, poteva durare una locanda dove l’oste, quando si trovava a corto di viveri, uccideva i clienti servendoli come spezzatino? No! E infatti l’osteria fu bruciata. Non siamo lontani dal passo della Futa, tra Firenze e Bologna, sul crinale che divide le valli del Santerno e della Sieve. È in questo crocevia sugli Appennini, percorso nell’antichità da Etruschi, Liguri, Galli, che – secondo la leggenda – ribollivano i pentoloni della malfamata locanda. Data alle fiamme in data immemorabile, non ne resta più nulla. Solo il passo omonimo ne evoca il ricordo.

Continua qui

Trekking sull'Appennino, info pratiche










martedì 20 gennaio 2015

Il Tobbio da Voltaggio (AL)

Per la prima volta sul Tobbio, attraverso il più lungo itinerario con partenza da Voltaggio.

Tappe intermedie: Passo Dagliola (mt. 856)
Arrivo: Monte Tobbio (mt. 1092)
Lunghezza dell’itinerario: oltre 13 km 
Tempo di percorrenza (a+r): circa 5 ore e 30 min.
Segnavia: triangolo pieno giallo



Non ero mai stato sul Tobbio: una lacuna da colmare assolutamente, per uno come me che gira per l'appennino riscoprendo sentieri più o meno noti. Sentivo la gente parlare del Tobbio in maniera entusiastica e intanto mi cresceva la voglia di andarci,. Così, un po' al buio, senza aver più di tanto studiato il percorso, una mattina di fine settembre mi sono messo in macchina per raggiungere Voltaggio, un'altra prima volta.
Ho avuto modo di scoprire un piacevole paesone adagiato ai piedi delle montagne e il fatto di non aver studiato attentamente il percorso mi ha un po' messo in difficoltà nell'individuare la partenza del sentiero, che ho trovato solo dopo aver girato per dieci minuti tra le viuzze del paese. Infatti, parcheggiata l'auto nella grande piazza di Voltaggio, prendo la scalinata che conduce verso il centro, ma una volta giunto davanti alla bella chiesa non vedo immediatamente l'imbocco del sentiero e così cammino a vuoto, cercandola invano. Quando poi ritorno indietro, vedo le segnalazioni per il Monte Tobbio sulla destra della chiesa, dove una freccia in legno mi invita a salire su una scalinata seguendo il segnavia che indicava la montagna a 2 ore e 30 minuti di cammino: meno male!

Continua qui: A un passo dalla vetta

lunedì 19 gennaio 2015

Lo Spopolamento della Montagna

Molti paesi di montagna si spopolano, altri sono abbandonati … un problema sempre più attuale ma sottovalutato
 
paesi abbandonati - foto©viaggiebaci.wordpress.com
paesi abbandonati - foto©viaggiebaci.wordpress.com
Le mezze stagioni mettono a nudo la grande solitudine della montagna, di quella montagna vera e difficile, autentica … non quella delle località famose e blasonate delle piste da sci o delle terme, centri sportivi, ecc.

Parlando di spopolamento parliamo di quella montagna dimenticata e sconosciuta dove la vita segue i ritmi naturali, dove non ci sono alternative … quella montagna dei nostri padri e nonni lontanissima dall’ipertecnologizzazione odierna, caduta nell’oblio di questa società distratta e frenetica.
Già molte frazioni alpine ed appenniniche, in vallate non turistiche sono ormai abbandonate a se stesse, restituite alla forza della natura a causa del disinteresse dei figli e nipoti degli antichi abitanti, delle amministrazioni locali e della pretenziosità del turista che vuole ritrovare la città in montagna.
Si salvano da questo abbandono quei paesi che in estate si ripopolano dei vecchi abitanti  che tornano per le ferie, dando vita a momenti di ritrovo e festa; paesi che, per contro, poi si trovano spopolati durante il resto dell’anno ed in alcuni periodi, rimangono anche completamente isolati per le abbondanti nevicate.

Continua qui

venerdì 16 gennaio 2015

Il primo passo - come e perché mettersi in cammino

Alberto Conte e Carla De Bernardi terranno a Roppolo (BI) un seminario itinerante, in cammino lungo la Via Francigena, dedicato a tutti coloro che desiderano mettersi in cammino verso Santiago, Roma o Assisi, ma non pensano di esserne all'altezza (oppure hanno solo bisogno di qualche informazione!).

CarladeBernardi
Carla De Bernardi
Due giorni dedicati:

A chi pensa che la lentezza sia rivoluzionaria
A chi sospetta che camminare non sia solo un’attività fisica
A chi vuole scoprire la bellezza della mente in cammino
A chi vuol conoscere i camminatori, i pellegrini, i viandanti, i girovaghi, i flâneur dai tempi antichi ad oggi…

Inoltre:

A chi dice «non ce la farò mai»
A chi crede che bisogna essere allenati
A chi non sa da dove cominciare a organizzare il viaggio
A chi non ha mai preparato uno zaino
A chi non ha mai avuto una vescica
A chi pensa di non poter fare a meno di certe comodità
A chi crede che ci si possa perdere … e, a volte, succede!
A chi ha paura di fare brutti incontri (tra i quali quello con se stesso)
A chi non ha mai visto da vicino la Via Lattea

A chi crede, a chi non crede, a chi non sa
 
Spesso chi sogna di partire verso Santiago, Roma o Assisi è intimorito dalla prospettiva di percorrere a piedi centinaia di chilometri marciando per giorni e giorni. La nostra vita ci ha abituato ad utilizzare l’auto o altri mezzi di trasporto anche per gli spostamenti più piccoli, e raramente camminiamo a lungo.
Anche chi è più abituato a camminare, in genere lo fa solo in montagna, o nei parchi, e guarda con diffidenza alla prospettiva di attraversare a piedi l’Italia e la Spagna, uscendo spesso dai sentieri per percorrere strade asfaltate, talvolta trafficate.
 
 
Continua qui

lunedì 12 gennaio 2015

Domenica 18 gennaio: Bonassola - Levanto (SP)

NOTE E DESCRIZIONE DEL PERCORSO
 
Da Bonassola, sotto il ponte ferroviario, si segue via Roma fino ad incontrare una scalinata che dopo circa 200 metri attraversa la carrozzabile. Si sale costeggiando per un tratto il torrente S. Giorgio e poi un largo sentiero tra i pini ci porterà  al campo sportivo di Montaretto. Di fronte inizia la discesa verso Salice lungo una sterrata con splendide vedute sulla costa e sul mare.
Poco prima delle case si imbocca a sinistra un sentiero orizzontale tra vigne ben curate. Attraversato il rio Brino, si entra in un bosco di pini e lecci e si scende con piccoli tornanti fino alla Sella di Carpeneggio.
Si prosegue a destra lungo l’ampia mulattiera fino ad incontrare il bivio  che porta allo spettacolare Salto della Lepre, balcone roccioso a strapiombo sul mare  da cui si gode un  magnifico panorama che spazia dal promontorio di Punta Mesco a Punta Manara. Ritornati sul sentiero principale, si prosegue la discesa fino ad incontrare la stradina asfaltata che a destra ci condurrà alla caratteristica chiesetta della Madonna della Punta, costruita su uno sperone roccioso sul mare.
Si ripercorre la strada fino al Cimitero e da qui si scendono alcune scalinate fino a Bonassola.
Da Bonassola a Levanto si segue il percorso della vecchia ferrovia  le cui gallerie sono state restaurate ed illuminate e sono presenti aperture e balconate in corrispondenza degli scorci più belli. Lungo il tratto è inoltre possibile accedere a spiagge e calette nascoste altrimenti  irraggiungibili se non via mare.

Continua qui: La Pietra Verde

lunedì 5 gennaio 2015

Il rimedio "tutto naturale" per combattere stress e depressione

Camminare aiuta a ridurre lo stress calmando ansia e depressione. A sostenerlo uno studio condotto da Sara Warber, docente presso la University of Michigan, negli USA, secondo il quale a giocare un ruolo di primo piano sarebbe anche il trascorre un po’ di tempo in ambienti naturali. Non soltanto camminare sarebbe quindi un toccasana per la difesa dell’organismo dalle malattie cardiovascolari, dai tumori e dalle patologie degenerative del cervello come ad esempio l’Alzheimer, ma anche il “dove” si passeggia risulterebbe di particolare importanza. Questo il risultato ottenuto analizzando i profili di 1.991 partecipanti, inclusi nel Walking for Health programme in England. Tale programma promuove circa 3.000 passeggiate a settimana, con più di 70.000 partecipanti regolari ogni anno.



In linea con la teoria che trascorrere del tempo nella natura aiuta il cervello a concentrarsi e rendere di più, anche questo studio dimostra come un ambiente naturale non sottoponga la memoria e il sistema di attenzione umano a continuo stress, lasciando libera la mente di rilassarsi e raggiungere uno stato di contemplazione. A beneficiare di passeggiate rilassanti immersi nella natura sarebbero soprattutto coloro che hanno sperimentato una rottura affettiva o la morte del compagno o della compagna, così come coloro che hanno dovuto affrontare una malattia grave o la perdita del lavoro. Boschi e montagne sarebbero i luoghi migliori per ricaricare le proprie batterie mentali.

Continua qui

venerdì 2 gennaio 2015

Il Presepe di Pentema (GE)

IL PRESEPE DI PENTEMA COMPIE VENT’ANNI !!!

 

Scoprite il periodo di apertura del Presepe 2014 cliccando qui!: ORARI
Tutti gli eventi durante il presepe a questo link: EVENTI
Per festeggiare il ventesimo anniversario Pentema ed il suo Presepe propongono Sabato 20 dicembre 2014 alle ore 15:30 lo spettacolo
“Natale u vegne un-a votta l’anno”

Continua qui

Il Parco dell'Antola

Qui le foto della gita
 


Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

Lettori fissi

Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un'esistenza felice, la più grande è l'amicizia.

Epicuro

Archivio blog