sabato 27 dicembre 2014

L’impresa dell’uomo “gru” a piedi per duemila chilometri

L’ovadese Roberto Bruzzone in 4 mesi andrà dal Perù alla Bolivia: partenza il 16 gennaio

 

La vita l’ha sfidato, ma ha vinto lui. Per questo oggi Roberto Bruzzone, 36 anni, di Ovada, non trema ma sorride, preparando lo zaino per la sua più folle impresa: una traversata a piedi di 2.200 km dal Perù alla Bolivia, passando per le vette delle Ande e il Lago Titicaca, in piena stagione delle piogge, che prenderà il via il 16 gennaio e durerà, su per giù, quattro mesi. “Voglio riempire la mia vita di esperienze come questa. Così, se anche dovessi dimenticarmene qualcuna, mi resterà sempre qualcosa da ricordare” dice Roberto. Decollerà per il Perù da Malpensa, biglietto di sola andata, con in spalla il suo equipaggiamento. Sacco a pelo, tenda, pentole, provviste e i ricambi d’emergenza per la protesi al titanio, alluminio e carbonio della Ottobock che dall’ottobre del 2004 sostituisce la sua gamba destra. La sua storia Gliel’hanno amputata sotto il ginocchio, dopo un brutto incidente in moto avvenuto l’8 aprile del 2000. Quattro anni di calvario, per tentare di salvargliela, poi la resa. Lì è cambiato tutto perché Bruzzone, invece di cedere alla disperazione, ha fatto della sofferenza la benzina per ripartire. S’è avvicinato al pugilato, poi al trekking, imparando a camminare con una protesi che oggi è parte di lui. Da allora sono trascorsi 10 anni e 11 imprese da record, comprese quelle realizzate per la trasmissione di Italia 1 “Wild!”, dove per un’intera stagione ha insegnato tecniche di sopravvivenza alla conduttrice Fiammetta Cicogna. L’uomo “gru”, come qualcuno l’ha ribattezzato, ha mostrato i denti alla vita. E negli anni ha conquistato il Gran Paradiso, il Cammino di Santiago, il Kilimangiaro, l’Aconcagua, il deserto della Namibia. Venti km al giorno Alle spalle il suo team di preparatori e amici “Robydamatti” e al suo fianco l’inseparabile cagnolina Nessie. “Stavolta dovrò lasciarla a casa. Però a condividere con me quest’avventura ci sarà un ovadese, Enrico Alpa, che da anni vive in Sud America” spiega Bruzzone, ripercorrendo l’itinerario. Da Lima, in Perù, a Tiwanaku, in Bolivia, attraversando le vette andine (l’altezza massima che toccherà sarà 5.228 metri), con una media – almeno queste sono le intenzioni – di 20 km percorsi al giorno, tra montagne e foreste. Tante le tappe, specie nei siti archeologici, sua grande passione: Macchiu Picchu, Cuzco, Pucara. Luoghi, scorci e paesaggi mozzafiato che rimarranno impressi nel cuore, più che nelle foto, e pure sul diario di viaggio, costante delle sue spedizioni. Come ogni volta gli allenamenti pre partenza, alternati al lavoro nel “walk camp” per la riabilitazione degli amputati che conduce al centro Crc Casalino, a Bologna, Bruzzone li ha fatti tutti nell’Ovadese: al parco Capanne di Marcarolo, sul monte Tobbio, ai Laghi della Lavagnina: “Parto per il mondo ma non dimentico che è da questi posti che è cominciato il mio viaggio”.  

Fonte

Dal Perù alla Bolivia
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