giovedì 13 ottobre 2011

Il cammino di Compostela, un mese per ritrovare se stessi

Il racconto di un giornalista-pellegrino folgorato da Santiago

(di Luca Fiori)     Un mese fuori dal mondo, ma profondamente dentro la vita. Un mese con lo zaino sulle spalle e con in testa, e nei piedi, un unico obiettivo: arrivare a Santiago di Compostela. Il Cammino di Santiago e' una lunga ed emozionante passeggiata, di quasi 800 chilometri, per il Nord della Spagna: dai boschi della Navarra al verde intenso della Galizia. Trenta tappe a piedi da Saint Jean Pied de Port, un paesino sul versante francese dei Pirenei, fino a Santiago, meta ogni anno di decine di migliaia di pellegrini provenienti da tutti i continenti: attratti da un fascino e da una storia che si perde nei secoli.
   Dichiarata patrimonio dell'umanita' dall'Unesco nel 1985, la citta' del santo con la conchiglia ha poco piu' di novantamila abitanti, ma ogni giorno dell'anno e' visitata da migliaia di persone di tutto il mondo. Spinti da motivi religiosi, culturali o semplicemente sportivi, i pellegrini sono passati dai 2.491 del 1985 ai 272.135 del 2010. In tanti, da Santiago proseguono per altri 91 chilometri sino a Finisterre, sull'oceano Atlantico. Anticamente i pellegrini che arrivavano fino al punto in cui si credeva che finisse il mondo a Occidente, raccoglievano le conchiglie che poi riportavano nei luoghi di origine. Da allora la conchiglia e' il simbolo del Cammino. Lungo il Cammino e' impossibile perdersi. Tutta la rotta jacopea e' segnalata infatti da frecce gialle che accompagnano il pellegrino fino alla destinazione finale. Il Cammino attraversa quattro regioni della Spagna, diverse e bellissime, con le loro particolarita' e tradizioni. La Navarra con i suoi boschi silenziosi, la Rioja con i suoi vigneti colorati e poi gli altopiani desertici delle ''Mesetas'' in Castilla y Leon e infine la magia della Galizia con il suo verde intenso ed emozionante. Un viaggio che e' anche una passeggiata dentro un libro di storia.

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