lunedì 13 giugno 2011

L'Aquila - Cammino solidale

A due anni da terremoto

Quello che in tv non si vede e sui giornali non si legge: la trasformazione del paesaggio, e la ricostruzione. Incontrando alcune realtà virtuose della comunità locale.
Il viaggio attraversa alcuni paesi sconvolti dalla furia del terremoto: in parte abbandonati e in parte oggetto di nuovi insediamenti totalmente avulsi dal territorio e dalla storia dei luoghi.
Ma percorre anche una parte del tratturo della transumanza, battuto un tempo da decine di migliaia di pecore. Questa zona, a partire dal XVI secolo, attrasse soldati di ventura (Francesco De Marchi), mercanti, scienziati (Orazio Delfico) e artisti (Edward Lear).
Dormiremo in piccole strutture e mangeremo in trattorie semplici, ma buone e genuine.
Visiteremo due aziende agricole che sono anche presidio Slow Food, una per il formaggio canestrato di Castel del Monte, una per le piccole lenticchie di Santo Stefano di Sessanio.
Incontreremo persone che ci faranno da testimoni non solo del terremoto in quanto evento naturale, ma anche di come l’informazione ha gestito la notizia e di come sta andando veramente le ricostruzione.
Punto di ritrovo all’Aquila dove effettueremo una breve ricognizione in un settore accessibile del centro storico, oramai disabitato.
Da Assergi si guadagna l’incredibile pianoro carsico di Campo Imperatore, attraverso singolari laghetti di origine glaciale, la grancia cistercense di Santa Maria del Monte e poi raggiungere Castel del Monte, il paese dei poeti pastori.

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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