martedì 2 novembre 2010

Domenica 7 novembre: Eremo del deserto, Varazze (Sv)

Difficoltà: T-E (Turistico– escursionistico)
Dislivello: + 350 m. circa
Durata complessiva escursione: 2 h ½ circa + 30 min. per l’attraversamento di Varazze.
Quota di partenza: al livello del mare.
Quota piu’ elevata: 350 m.
Colazione: al sacco.
Viaggio: in treno.
Ritrovo: ore 7 davanti alla stazione ferroviaria di Voghera.
Partenza da Voghera: ore 7.11 con regionale n. 1713; arrivo a Varazze ore 9.25.
Ritorno da Varazze: ore 17.04 con regionale 1843; arrivo a Voghera ore 18.44
L’itinerario
Dopo il classico acquisto di focaccia in Varazze, si raggiunge il vecchio Cotonificio Ligure ove inizia la salita.

Percorso: Varazze, Cappelletta del Beato Giacomo, Rio Arenon - Pian delle Forche, Casa S. Anna – Eremo del deserto.


L’Eremo
L’Eremo del Deserto è un convento seicentesco ricco di testimonianze di fede e di opere d’arte che sorge in posizione isolata fra i boschi dell'entroterra di Varazze. Costituisce un’ ottima occasione per immergersi nella natura a pochi passi dal turismo di massa. Tutt’intorno si snoda un suggestivo percorso botanico ad anello di straordinario valore naturalistico che si estende per quasi 2 km e mezzo.

L’edifico, di stile barocco, risale alla prima metà del XVII secolo ed è dedicato a San Giuseppe. E’ stato eretto dai Padri Carmelitani e rappresenta il primo eremo carmelitano italiano. Dopo le soppressioni ottocentesche, l’Ordine vi si insediò nuovamente nel 1921. La struttura si sviluppa attorno al chiostro centrale rettangolare sul cui lato ovest si sviluppa il corpo di fabbrica a due piani che costituisce l'ingresso e la facciata esterna dell'eremo (con refettorio, cucina, etc.). Davanti ad esso si apre un piazzale da cui si accede alla strada di collegamento con Varazze e la frazione cogoletese di Sciarborasca. Sui lati nord e sud del chiosco si sviluppano le 10 celle dei monaci ognuna delle quali è dotata di orto. Sul lato est, infine, sorge la chiesa nella cui cripta è sepolto il cardinal Anastasio Alberto Balestrero. L’eremo è circondato da diversi ettari di bosco di proprietà, delimitato da un muro alto circa tre metri e lungo alcuni km. All’interno dell’area sono presenti, oltre all’orto botanico, alcuni romitori isolati, talvolta utilizzati dai monaci o da chi desiderasse un isolamento spirituale per alcuni giorni.


Note

Premunirsi di biglietto ferroviario


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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

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