martedì 26 ottobre 2010

Domenica 31 ottobre: Brignano Frascata - Dernice (Al)

Da Brignano Frascata costeggiando le mura esterne del ben conservato Castello Bruzzo che domina il borgo medioevale, si sale dolcemente sul crinale che divide la Val Curone dalla Val Grue.
Il percorso si snoda su sentieri sterrati, ora su slarghi erbosi ora addentro a bellissimi boschi di castagno e su alcuni brevi tratti di strada asfaltata passando dalla frazione di Cioccale e Vallescura.
A Dernice pausa pranzo sui ruderi dell'antico castello caduto in disuso dopo l'estinzione della famiglia Sfrondati. I ruderi sono costituiti da una torre a base quadrata situata nel punto più alto del paese dove si ha una visione a 360° delle valli circostanti: Val Curone e Val Borbera.
Rientro per lo stesso percorso.



Ritrovo e partenza: ore 08,00 presso Gruppo Micologico, ex Caserma Cavalleria (entrata Via Kennedy)


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domenica 24 ottobre 2010

Stato di Washington: escursionista americano attaccato e ucciso da una capra di montagna

In Cannobina – provincia di Verbano-Cusio-Ossola – sono ancora protagoniste recita la didascalia della foto e negli Stati Uniti sono pure assassine. Ricordate il caso di quella sfortunata maestra americana assalita e divorata dai lupi in Alaska? Ve ne abbiamo scritto qualche mese fa (cliccate qui). Ebbene, sabato 16 ottobre, su un sentiero dell’Olympic National Park nello stato di Washington una capra di montagna ha attaccato un escursionista che il giorno dopo è deceduto in seguito alle ferite causategli dall’animale.
Insieme alla moglie e a un amico, Robert Boardman (63 anni) si era fermato a mangiare lungo il popolare Switchback Trail quando una capra ha iniziato a dimostrarsi aggressiva nei loro confronti. Sembra che il pericolo di incidenti sia molto serio e siano numerosi i cartelli che invitano i visitatori del parco a stare lontani da questi animali e a non entrare in contatto con loro. Boardman, che aveva detto agli altri due di andare avanti rimanendo solo, è stato dunque caricato e ferito mortalmente dalla capra (fonte: “Washington Post”).

giovedì 21 ottobre 2010

APPENNINO TOSCO EMILIANO AL RIF.BARGETANA

Un trekking di due giorni nell'Appennino Tosco Emiliano, una facile "sgroppata" tra boschi e vallate, in cresta sul confine tra Toscana ed Emilia, con brughiere di mirtillo che ci confortavano durante il "viaggio".
I boschi in questo periodo si tingono dei colori caldi della tavolozza, e si riempiono di profumi di sottobosco carico di funghi ed altre piante.
I crinali che salendo verso la cresta del monte ti distendono la vista e rendono piu' gradevole l'escursione con il tipico venticello di cresta che rinfresca la "fatica".
Bellissimo il camminare in quota, e l'attraversamento di faggete con forme ed intrecci straordinari di radici,tronchi e rami, tanto che a volte si fa fatica a capire dove sta l'alto ed il basso..........
Il nostro trekking inizia al Passo della Pradarena (mt.1575) imboccando il sentiero carrabile che sale a tornanti sul fianco del Monte Asinara aggirandolo poi in quota sul lato sud, proseguendo si discende  fino al Passo della Comunella (mt.1599).
Dal Passo della Comunella si prosegue attraversando la localita' della Paludetta (mt.1689), e attraversando sempre in quota il versante sud del  Monte Sillano, qui si percorre il sentiero 00 che risalendo il versante sud-est oltrepassa la sorgente il Monte (mt.1721) e sale alla cresta del Monte Soraggio (mt.1680).
Alla localita' Le Porraie con l'omonimo monte la si oltrepassa e si scende  al Passo del Romecchio (mt.1680) dove si trova anche l'Oratorio di S.Bartolomeo.
Proseguendo per il sentiero n.633 si giunge al Rifugio Bargetana (mt.1740) che si trova sul percorso della GEA (Grande Escursione Appenninica), vicino al Rifugio si puo' visitare con una breve passeggiata il Lago Bargetana, incastonato in un circo roccioso di origine glaciale.
Dopo una gradevole notte al rifugio, il nostro ritorno si svolge sull'altro versante percorrendo il Sentiero Glenda (creato in nome della ragazza che gestiva il Rifugio e che e' scomparsa in un tragico incidente, la sua opera ed il suo amore per quei luoghi sono ancora presenti e portati avanti da familiari ed amici).
E l'escursione di ritorno prosegue per la comoda strada forestale e sentieri che attraversando le faggete ci conducono alla nostra meta che e' il paese di Ligonchio.
Una facile escursione lunga ma rilassante, in luoghi regno del cervo, del capriolo, del cinghiale, della volpe e del lupo.


Fonte

lunedì 18 ottobre 2010

Domenica 24 ottobre: Monte Osero m. 1301 Media Val Trebbia (Pc)

Scarica il volantino in formato PDF 

ISCRIVITI ALL'ATTIVITA' 

Difficoltà: T / E per i primi 20’ di discesa da vetta 
fondo: mulattiera sentiero carrareccia 
partenza a quota m. 703 
Dislivello: m. + 620 
Altitudine massima, cima: m. 1301 
Tempi indicativi cammino effettivo: ore 4.15 
Calenzano chiesa – M. Osero ore 2.30’ 
Sosta colazione: (secondo meteo) ore 0.15/0.45 
M Osero – Calenzano chiesa ore 1.45’ 
durata gita : circa ore 6.00 
Ritrovo/ Partenza: dal Comando Vigili Urbani di Voghera. ore 8.15 
Viaggio: mezzi propri in auto 
Inizio escursione Calenzano chiesa partenza escursione ore 10.15 

La gita per il suo carattere estremamente facile sarà rivolta a tutti ed in particolare a non soci che potranno così gradatamente avvicinarsi alla pratica dell’ escursionismo. Si pregano i Soci di cogliere l’occasione per svolgere buona divulgazione presso conoscenti interessati. 
Essa sarà condotta a passo moderato per godere appieno dell’ambiente percorso. Durante l’escursione vi saranno momenti di sosta per illustrare i principali aspetti naturalistici. 

Percorso di avvicinamento: A 21 –Piacenza Ovest km.59,4. – direz.Valle Trebbia- Perino km 92,6 (riordino in piazza ore 9/ 9.30) si risale la valle Perino direz. P.sso Cerro-Bettola sino a bivio km 102,4 a destra per Calenzano– stretta immissione in salita su strada principale svoltare a destra- fraz. Piccoli con piccola piazzetta fontana ed oratorio si prosegue 200 m in discesa sino all’evidente campanile e chiesa - Calenzano chiesa di S. Lorenzo km 108 parcheggiare. 
(Per ambigua segnalazione stradale saltando il bivio km. 102,4 si giunge al passo del Cerro, nei pressi di abitato sommitale lasciare la strada in discesa per Bettolas e voltare a destra. Si giunge ugualmente a Calenzano. Si suggerisce a tutti per il rientro di effettuare questa variante di bel tratto panoramico al tramonto) 

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mercoledì 13 ottobre 2010

Laboratori del camminare

Per vivere natura e ambiente in compagnia dei migliori professionisti garantiti dal nostro Marchio.

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lunedì 11 ottobre 2010

Domenica 17 Ottobre 2010: Montermarzino (AL) Colli Tortonesi: i sentieri del Comune

“Tra vigne e pescheti sui crinali fra la Val Grue e la Val Curone”

Verifica: Agostino 26 settembre 2010

Ritrovo a Berzano di Tortona, Municipio m. 270, ore 9.15

Vista la vicinanza dei luoghi, il ritrovo avverrà direttamente nel punto di partenza dell’escursione, il Municipio del piccolissimo comune di Berzano di Tortona,  che conta 157 abitanti.

Berzano dista circa 12km da Tortona ed è raggiungibile all’inizio della Val Curone passando per Volpeglino. Il Municipio si trova nel sobborgo più alto, riconoscibile grazie ad una elegante villa d’epoca con torretta e podere, color rosso vinaccia, ora sede di una comunità famiglia.

Durata: 6h 20m, delle quale 1h 20m di sosta  per la colazione al sacco nel piazzale della chiesa di Montemarzino

Dislivello complessivo:  350m circa

Difficoltà:  T, l’escursione si svolge per un terzo su stradelli asfaltati e per due terzi su carrarecce, sentieri e qualche prato di erba medica

Escursione

Si parte alle ore 9.30, proseguendo per la strada asfaltata sino ad una edicola sacra, lì si prende lo stradello a dx che porta a San Ruffino di Sarezzano ed in Val Grue.

Lo stradello attraversa, quasi pianeggiante, un ombroso bosco di roverelle e castagni sino a sbucare all’aperto, con belle viste sulle Alpi e la pianura, in corrispondenza di una vasca in cemento dell’acquedotto.

Si prende il tratturo che sale ripido a sx, passato un traliccio si arriva, dopo alcune ripide balze, con bei panorami sulla val Curone, sul crinale del monte Roxella (m 380 ).

Dalla cima del Roxella si scende rapidamente alla località Cappellette di Berzano m 338(10.15, 45m).

Percorse alcune centinaia di metri si giunge alla strada per Montemarzino, la si attraversa per una carrareccia che sale in un boschetto, si arriva ben presto ad una vasca in cemento dell’acquedotto, qua si prende la dx, entrando in un bel bosco di castagni.

Usciti dal bosco si riprende lo stradello asfaltato per Montemarzino che si percorre, tra bei panorami sul Giarolo, sino alla località Cadaborgo di Monleale m 408 (10.45, 30m, 1h 15m).

Qua si tiene la dx per Montemarzino, poco oltre si prende un tratturo sulla sx, tra vigne, pescheti ed un bel bosco di castagno, in 15m si giunge  alla località Roncascinate di Montemarzino m 388 (11.00, 15m, 1h 30m). Qua si incrocia il sentiero n. 2 del comune di Montemarzino che, con saltuarie segnalazioni, accompagnerà buona parte dell’escursione.

Si costeggia a dx il bel borgo, da notare delle belle costruzioni di cantine a volta, scendendo per il crinale, con piacevoli viste sulla parte alta di Montegioco.

Tagliando a sx su tracce non sempre evidenti, si giunge ben presto alla località Segagliate di Montemarzino m 280 (11.30, 30m, 2h).

Qua si riprendo lo stradello asfaltato, risalendo a sx sino alla località Castellazzo di Montemarzino m 330 (11.45, 15m 2h 15m), poco oltre una freccia del sentiero del comune indirizza in una vigna ed una carrareccia in un boschetto di roverelle, la si risale per un bel crinale che tra vigne, prati di erba medica e pescheti, risbuca sullo stradello asfaltato e poi alla località Caffaroni di Montemarzino m 410 (12.15, 30m, 2h 25m). Tenendo la dx in 15m si arriva a Montemarzino, qua in corrispondenza del noto ristorante da Giuseppe si sale a sx per il piazzale della Chiesa e più sù i ruderi del castello m 450 (12.30, 15m, 3h).

Sul panoramico piazzale della chiesa si sosta per la colazione al sacco.

Si riparte alle 13.45, ritornando a Caffaroni e poi in direzione di Cadaborgo, superato il quale, all’altezza del bivio del Repregosi (?)  si prende a dx una carrareccia (14.30, 45m, 5h).

Si prosegue pianeggianti in costa, sino al limitare di un bosco di castagno, si scende e costeggiando dei bei pescheti si sbuca su di un prato di erba medica che si ridiscende sino ad incontrare lo stradello che conduce a Monleale Alto. Dopo alcune centinaia di metri in corrispondenza della C,na Allegrina m 305 si prende il tratturo di sx (15, 30m, 5h 30m).

Tra vigne, pescheti , in leggera discesa si arriva alla diroccata C.na Madrina e poi in salita si giunge alla località Chiesa di Berzano m 280 (15.30, 30m, 6h).

Da qui si scende sino al bivio per Magostino e poi superata la bella fontana in cemento (senz'acqua nel periodo estivo), si sale a sx per Berzano ed il municipio (15.50, 20m , 6h 20m), punto di partenza.



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venerdì 8 ottobre 2010

CamminaFrancigena 2010: la presentazione del viaggio

Dopo il successo delle edizioni 2008 e 2009, torna il CamminaFrancigena: dal 15 al 23 Ottobre 2010 camminiamo per 170 km da Proceno a Roma, lungo la Via Francigena. Un viaggio-evento, in cui grandi camminatori sono affiancati da artisti appassionati della Via, per documentare l’itinerario da un punto di vista inedito, e comunicarlo con le tecnologie più avanzate.
L’evento-camminata è stato organizzato da itinerAria, con il contributo dell’Assessorato alla Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio.

Il CamminaFrancigena è una manifestazione che intende rivisitare in chiave moderna il viaggio lungo la via Francigena, percorrendo a piedi l’itinerario pedonale recentemente rivitalizzato dalle attività dell’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio.

Venerdì 15 ottobre un piccolo gruppo di persone inizierà un lungo viaggio a piedi, e partirà da Proceno alla volta di Roma, dove arriverà in nove tappe, dopo aver percorso 174 km.
I partecipanti al CamminaFrancigena viaggeranno attraverso il tempo, anziché contro il tempo, decideranno di rallentare, e nella lentezza magari ritrovare un po’ se stessi, incontrare altre persone, osservare il paesaggio, meditare.


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martedì 5 ottobre 2010

Domenica 10 ottobre: IL VALICO DELLA CASA NERA

San Sebastiano-Dernice  segnavia 129  “Il Valico della Casa Nera”
(Allacciamento al sentiero 128 la Dorsale)

Lunghezza del percorso Km. 9 andata e ritorno
Quota di partenza m. 330 s.l.m.  Quota di arrivo m. 621 s.l.m.
Quota massima m. 621 s.l.m.
Difficoltà: adatta a tutti

La Val Curone è una piccola vallata appenninica posta in provincia di Alessandria sul confine tra Piemonte e Lombardia, vi scorre il torrente omonimo e confina con la Valle Staffora (PV) ad est, la Val Grue (AL) e la Val Borbera (AL) ad ovest.
Questa valle rappresenta un piccolo scrigno che conserva ancora vari tesori: sia dal punto di vista naturalistico, sia da quello storico, sia da quello geologico/paleontologico ecc…
San Sebastiano è sicuramente il paese più importante della Val Curone, ubicato al centro della Val Curone questa caratteristica località presenta ancora oggi nei suoi edifici  l’impronta architettonica genovese. Da visitare il centro storico con le viuzze acciottolate e le sue chiese, è anche sede della Comunità Montana Terre del Giarolo, inoltre la terza domenica di novembre viene svolta ogni anno la Mostra Mercato del Tartufo, importante manifestazione per la valorizzazione di questo ricercatissimo tubero.

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Fonte: La Pietra Verde

domenica 3 ottobre 2010

Camminare tra i vigneti

Mi assale, a volte, la sgradevole sensazione di camminare, insieme a tutti, su un sentiero sbagliato. Di quelli “ciechi”, che portano sull’orlo dello strapiombo e dai quali è estremamente difficile, a volte impossibile, risalire. Eppure, tutti, sembriamo seguire le note di pifferai magici senza volto e senza identità che ci portano verso quel precipizio. Tutti, drogati da parole senza concretezza, da proclami senza senso, sembriamo aver perso la capacità di osservare, giudicare, anche criticare. Senza alcuna apparente violenza o prevaricazione di tipo “dittatoriale”, nella realtà l’indifferenza per quanto ci accade intorno ci sta privando dell’inestimabile diritto al dissenso. La conseguenza è un’arroganza [...]

Fonte: La rivista del Trekking
Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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