sabato 31 luglio 2010

Domenica 22 agosto: Forte di Fenestrelle (To)

Vi informiamo per chi volesse ancora partecipare alla gita del 22 agosto 2010 "Il Forte di Fenestrelle" (TO)
uscita che si effettuerà in pullman con partenza da Tortona ore 7.00 presso la Stazione F.S.sono ancora disponibili 11 posti.
Le informazioni dell'uscita sono inserite nel sito dell'Associazione: www.lapietraverde.info
Grazie ancora per l'attenzione, a presto.

Riccardo R.

martedì 27 luglio 2010

Domenica 1 agosto: monte Zerbion (Ao)

Il monte Zerbion (2719 metri) non è solo una bella montagna da scalare ma è anche sicuramente una meta consigliata per l'incredibile panorama a 360 gradi che, nelle giornate limpide, offre dalla sua vetta. Posta all’estremità della lunga cresta culminante, molto più avanti, con il Grand Tournalin, sembra, guardandola da lontano, una grande piramide.
Si trova tra la val Tournenche e la val D'Ayas, con alle sue spalle l'ampia distesa di Saint Vincent. La sua sommità è sormontata dalla grandiosa statua della Madonna, costruita nel 1932, collocata su un alto basamento in pietra, all’interno del quale è stato allestito un ricovero d’emergenza.
Si parte dal Barmasc (1897 metri), il grande pianoro raggiungibile da Antagnod; più precisamente dall'estremità occidentale del cosiddetto Pian delle Dame. Malgrado l'impressione che può dare a prima vista, lo Zerbion non è affatto una montagna impervia, difficile da scalare, eccetto il tratto che conduce al Colle Portola (2410 mt.), il confine tra la Val D'Ayas e la Valtournenche, dove si trova dal 1995 la statua del Risorto.
Infatti nei pressi del colle il percorso è un po' ripido e a tratti lievemente esposto. In ogni caso il sentiero è ben tracciato. Da lì in poi, il sentiero corre in cresta, salendo progressivamente fino a raggiungere e superare i 2600 metri. L’ascesa è accompagnata da una bella "Via Crucis", con edicole in pietra.

Ritrovo e partenza: ore 07,00 presso Gruppo Micologico, ex Caserma di Cavalleria (entrata da Via Kennedy)
Accesso: raggiungibile con autopullman se il numero dei partecipanti lo consente (altrimenti con mezzi propri) 

Tempo di percorrenza (soste escluse): 5 ore circa
Dislivello: 891 mt.
Difficoltà: E (escursionista)
Pranzo: al sacco
Attrezzatura consigliata: Abbigliamento e calzature da escursione

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Fonte: Gruppo micologico vogherese
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venerdì 23 luglio 2010

Sabato 24 luglio: notturna a San Ponzo (Pv)

San Ponzo Semola - Grotte di San Ponzo
Partendo dalla piazza dell'antica Chiesa saliremo verso Rossago su sentiero tracciato e discenderemo al Rio Semola.
Attraverso boschi di castagni secolari raggiungeremo le Grotte di San Ponzo, mt. 580 s.l.m., questi anfratti scavati nei milioni di anni dalle infiltrazioni dell'acqua, sono di notevoli dimensioni, dove si è potuto addirittura costruire una piccola chiesetta all'interno di una delle grotte, luogo scelto dal Santo, per vivere, tra questi boschi, come eremita.
Nell'area attrezzata per pic-nic, al chiaro di luna (per così dire), GRIGLIATA!!!
A notte fonda ritorno a San Ponzo percorrendo circa 2 Km. su strada ghiaiata alla luce.... delle torce.
Attraverseremo il caratteristico paese con le abitazioni costruite in pietra arenaria (sabbia cementata nei milioni di anni) estratta dal Rio Semola che costeggia in parte il sentiero appena percorso.

Ritrovo e partenza: ore 19,30 San Ponzo Semola - Piazza della Chiesa
Accesso: mezzi propri
Tempo di percorrenza: 2 ore per giungere alle Grotte, 30 minuti per il rientro al parcheggio
Dislivello complessivo in salita: m. 250
Difficoltà: T
Cena: grigliata
Attrezzatura: equipaggiamento normale per escursionismo—torcia elettrica

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Fonte

giovedì 22 luglio 2010

La Valgrisenche (Ao)

Valgrisenche (in dialetto valdostano, Vagresèntse; durante il fascismo dal 1939 al 1946 Valgrisenza, dal 1946 al 1976 Valgrisanche) è un comune italiano di 183 abitanti[1] della Valle d'Aosta posto nella parte sommitale dell'omonima valle.
Fa parte della Comunità Montana Grand Paradis.

Fonte 

Informazioni utili

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martedì 20 luglio 2010

Domenica 25 luglio: Lac du Fond - Val Grisenche (Ao)

Lac du Fond m. 2439 - Planaval  Valgrisenche, Valle d’Aosta
L’itinerario dell’ escursione si inoltra in una  zona piacevole e solitaria, dove il classico e severo paesaggio roccioso delle montagne Valdostane, tra cui il ghiacciaio del Rutor, è interrotto da spumeggianti torrenti e verdi pianori. Tra questi è incastonato il Lac du Fond, tra i più profondi e suggestivi della Valle D’Aosta.
Dislivello 862 m, Difficoltà E, Durata incluse le soste 6h 30m
Ultima verifica : 19/6/2010 da Gianluigi, Lucia, Agostino
Ritrovi e Partenze
Voghera e Tortona ore 6.45, partenza in auto ore 7.00. Prendere le autostrade A21, A26 in direzione Aosta uscendo al casello di Aosta Ovest. Tenere poi le indicazioni per le Valli del Gran Paradiso, superate Saint Pierre e Villeneuve, all’uscita di Arvier (ultima possibilità per acquisto viveri) seguire le indicazioni per la Valgrisenche. Poco prima di Revers, un bivio a dx conduce al piccolo borgo di Planaval (presente bar ristorante).
Da  Planaval  (1557m) si segue la stretta strada asfaltata per Baulen  fino a La Clusaz (1631 m. 1,5 km da Planaval) , dove si parcheggia. Si continua a piedi lungo la strada asfaltata. Dal successivo tornante, indicazioni a sx per il Lac di Fond e segnaletica Alta Via 1.
Il trasferimento in auto, da Tortona, circa 220km, prenderà circa 2h e 20m.
Itinerario  (Riferimenti bibliografici “  Andar per sentieri in Valle d’Aosta” e “A piedi in Valle D’Aosta”)
Ore 9.45 partenza. Si sale tra arbusti di rosa canina e qualche latifoglia, mentre più in alto si incontrano gruppi di larici. Il percorso offre una bella visione sul villaggio sottostante e sulla Valgrisenche.
Una serie di tornanti permette di superare un ripido gradino che dà accesso ai pianori sovrastanti.
All’uscita del rado bosco si transita accanto ad un casolare e poi ad una presa d’acqua e si raggiunge l’alpeggio di Benevy (1950 m.),oltre il quale si prosegue fino ad una vasta zona detritica. Successivamente con una traversata a sinistra si supera il torrente Planaval e si sale nei pressi dell’alpeggio Glacer (m 2163 h 1,30 11.15) che però non si raggiunge ma si lascia a sinistra, oltre un cocuzzolo erboso.
Il sentiero costeggia il pianoro acquitrinoso del Glacer, sale un pendio detritico, prosegue per una bella valletta erbosa ricca di fioriture fino a raggiungere il pianoro  sul quale sorge l’alpeggio delle Baraques du Fond (m 2340 1h 12.15).
Si prosegue sulla sx orografica del vallone e, poco dopo l’alpeggio si devia a dx sul sentiero che si alza con alcune svolte sui pascoli e ben presto perviene sulla riva del Lac du Fond , vasto bacino al centro di una severa conca dominata da pendii rocciosi e detritici della Becca Taillà . (m 2439, 30m, 12.45)
Ci si ferma sulla riva del lago per il pranzo per circa 1h e 30.
Si riparte, 14.15, seguendo lo stesso itinerario della salita ed in circa 2h si raggiunge il parcheggio delle auto (16.15)

Informazioni utili
Chi volesse pernottare la sera precedente o per il week-end, si consigliano due lindi alberghetti di montagna: il “Paramont” di  Planaval, al punto di partenza, rustico e con cucina di poco pretese.
Tel.0165 97106 www.hotelparamont.it
Il secondo si trova a Bonne, a fine valle, in prossimità della diga è il” Perret” 0165/97107 www.hotelperret.it , più confortevole e con  cucina più accurata, in questo caso si calcolino circa 30 min. da Bonne a Planaval.

giovedì 15 luglio 2010

Il lago Blu in val d'Ayas (Ao)

L'escursione al lago blu è piuttosto facile e alla portata di tutti, il sentiero è ben tracciato e non presenta tratti esposti o pericolosi. E' quindi adatta anche alle famiglie con bambini. E' bene ricordare che l'ambiente montano comporta sempre dei rischi, pertanto bisogna prestare attenzione anche su sentieri facili.
Questa è una classica passeggiata in Val D'Ayas e concede una bella vista sui 4000 metri del Roccia Nera, Polluce e Castore, dal piano di Verra inferiore la vista è sensazionale e da l'impressione di poterle raggiungere in un attimo.
Il lago blu invece è un laghetto alpino di colore blu e azzurro intenso, questo colore è dovuto alla particolare presenza di rocce sul fondale le stesse si possono trovare sulla cresta morenica sovrastante il lago e lungo tutto il pendio.
Salendo appunto su questa cresta è possibile ammirare il Polluce e il Castore, mentre restando rivolti sempre a nord, sulla nostra sinistra si notano le imponenti pareti rocciose della rocca di Verra.
E' possibile eseguire l'escursione in qualsiasi periodo dell'anno. Molto bella da fare ad inizio autunno (metà Ottobre) quando le foglie degli alberi si colorano di giallo, rossiccio e verde e le giornate sono più limpide, lo spettacolo è garantito. In inverno non ci sono particolari difficoltà, in quanto nel caso ci sia molta neve è possibile salire dalla strada carrozzabile che parte da Saint Jacques. Resta inteso che nel periodo invernale è opportuno consultare il bollettino valanghe per non incorrere a spiacevoli sorprese.

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martedì 13 luglio 2010

Domenica 18 luglio: Lago Blu Rifugio Mezzalama Val d’Ayas (Ao)

Escursione con partenza da Saint Jacques, frazione di Champoluc, a 1700 m di quota che propone due itinerari alternativi: uno, più faticoso e impegnativo, al Rifugio Mezzalana; l’altro, più breve, percorre un anello che raggiunge il Lago Blu dal sentiero posto sulla pinna morenica dei ghiacciai Verraz. Sembrerebbe quindi opportuna la formazione di due gruppi. Si parte dalla piazza di Saint Jacques e appena oltre si raggiunge un bivio con una chiesetta al centro: proseguendo sulla strada a destra, si attraversa un ponticello in località Blanchard e, seguendo i segnavia 7 e 7a, si entra in un rado bosco di conifere sino a superare la località Fiery. Arrivati al Pian di Verra Inferiore (m 2050 - ore 1,15) di fronte a noi appare maestoso il Monte Rosa: si prosegue su una sterrata sul lato sinistro della spianata sino a raggiungerne il termine (m 2090 - ore 1,45) e si prosegue a destra con possibilità di accorciare il percorso tagliando qualche tornante fino a raggiungere il Pian di Verra Superiore. A quota 2250 dopo circa 2,15 ore di cammino troviamo il bivio per il Lago Blu: qui i due gruppi si separano e chi ha optato per l’escursione breve percorre la bellissima e panoramica pinna morenica del Gran Ghiacciaio di Verraz, che in circa 30 minuti porta alla conca del Lago Blu (2211) dove è prevista la sosta per il pranzo. Per il rientro si segue il sentiero 7 sino a chiudere il breve anello a Pian di Verra Inferiore e quindi Saint Jacques sullo stesso itinerario percorso all’andata. Il gruppo degli “arditi” prosegue e in breve incontra a sinistra il vero sentiero che conduce al rifugio, ben segnalato da due cartelli che indicano il Mezzalana e il Rifugio Guide d’Ayas (m 2330 - ore 2,30). Qui la faccenda si fa critica, il sentiero sale molto ripido concedendo raramente brevi tratti pianeggianti e la fatica diventa superiore a causa dell’altitudine: forse è opportuno ricordare che in queste situazione la progressione deve essere abbastanza lenta per consentire di raggiungere la vetta in buone condizioni a tutti i partecipanti. Il sentiero sale lungo la morena del Gran Ghiacciaio di Verraz (a sinistra) e del Piccolo Ghiacciaio de Verraz (a destra), ormai ridotti a lingue di ghiaccio: alcuni tratti sono un po’ esposti per cui bisogna prestare particolare attenzione. Ben presto si vede la meta della nostra escursione che sembra proprio li vicina, ma la fatica …... a volte gioca brutti scherzi. Finalmente si arriva al piccolo spiazzo dove sorge il Rifugio Mezzalana (m 300 - ore 4,30). La sosta deve essere il più possibile breve per consentire un rientro ad orari decenti. Il ritorno avviene sullo stesso percorso dell’andata: se l’orario e, soprattutto, le forze fisiche lo consentono è possibile recarsi al Lago Blu (bellissima e meritevole conca) e poi scendere al Piano di Verra Inferiore.
Ritrovo e partenza: ore 5,45 presso Gruppo Micologico, ex Caserma di Cavalleria, (entrata da Via Kennedy)
Accesso: raggiungibile con autobus (a superamento di 35 partecipanti)
Tempo di percorrenza (soste escluse): 5 ore circa per anello Lago Blu - 7,30 ore circa per Rifugio Mezzalama
Dislivello: 550 mt. per anello Lago Blu - 1.315 mt per Rifugio Mezzalama
Difficoltà: E per Lago Blu - EE per Rifugio Mezzalama
Pranzo: al sacco o nei Rifugi
Attrezzatura consigliata: equipaggiamento normale per escursionismo in alta quota 

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mercoledì 7 luglio 2010

Domenica 11 luglio: Punta Regina/Gressoney (AO)

La Valle di Gressoney inizia dal paese di Pont San Martin proprio nei pressi del famoso ponte romano che, con una sola arcata, attraversa il torrente Lys che scende dai ghiacciai del Monte Rosa per gettarsi, poco dopo, nella Dora Baltea. La Valle si inoltra per oltre 30 Km., sulla destra per chi si dirige verso Aosta e sale costeggiando il torrente Lys ricco di acqua e di cascate attraversando i paesini di Issime e Gaby sino a raggiungere prima Gressoney San Jean e poi La Trinitè, ultimo centro della Valle e base di partenza per moltissime escursioni.
La base di partenza della nostra escursione, invece, si trova 2 Km prima di Gressoney San Jean, l’ampio parcheggio della seggiovia Weissmatten (m.1360 s.l.m.) sarà il nostro punto di partenza. Con questo comodo e sicuro mezzo di trasporto (biposto) saliremo fino a quota 2046 mt; da qui si diramano alcuni bellissimi percorsi e fra questi noi sceglieremo quello contrassegnato con il n° 3/a che in circa due ore ci condurrà in tranquillità alla Punta Regina (m. 2388 s.l.m.) dove è previsto il pranzo al sacco.

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Fonte: La Pietra Verde

lunedì 5 luglio 2010

Domenica 11 luglio: Santuario di San Besso m. 2015 Val Soana (TO) Parco Nazionale del Gran Paradiso

Piacevole escursione nella parte piemontese del PNGP: la selvaggia Val Soana, con meta lo storico Santuario di San Besso, nel sentiero di collegamento per la Rosa dei Banchi e la valdostana Champorcher.  Magica atmosfera del santuario sotto uno sperone roccioso e facili avvistamenti di camosci sull’intero persorso.

Dislivello 669m, Difficoltà E, Durata incluse le soste 5h 20m
Verificato il 12/6/2010 da Agostino, Andrea e Giacomo

Ritrovi e Partenze
Voghera e Tortona ore 7, partenza in auto ore 7.15. Prendere le autostrade A21, A26 in direzione Aosta uscendo al casello di Ivrea. Tenere poi le indicazioni per le valli del PNGP e quella più frequente di Ceresole. A Pont Canavese seguire le indicazioni per la Val Soana (Valprato Soana), superato poi Ronco Canavese, tenere per Valprato Soana (qua ultima possibilità per acquisto viveri)  e poi per Campiglia Soana dove si parcheggia nell’ampio parcheggio, qui il ritrovo è di fronte al Bar-Ristorante Tanceri.
Il trasferimento in auto, da Tortona, circa 180km, prenderà circa 2h e 20m.


Itinerario
Ore 10,00 partenza dal Bar Tanceri parcheggio di Campiglia Soana m 1350 slm. Seguendo le evidenti indicazioni per S.Besso, si prosegue sulla strada asfaltata sino al suo temine in corrispondenza di una area giochi-pic-nic.
Attraversato il ponticello si continua sullo sterrato in salita per circa 30m  (30m, 10.30) sino a che a dx si prende l’evidente sentiero per San Besso. Proseguendo a sx tra rododendri e bassa vegetazione il sentiero sale ripido con belle viste sulla valle e lo spumeggiante torrente. Giunti ad una piccola selletta, il sentiero devia a dx portandosi ben presto ad un alpeggio (45m, 1h 15m, 11.15). Il prato sottostante l’alpeggio e sicuramente il punto più incantevole dell’itinerario, per la pace che irradia e la splendida vista su tutta la valle.
Dall’alpeggio si tiene la sx e dopo qualche ripida balza si giunge nel vallone di S. Besso, passando per l’alpeggio Grange Giavanis, caricato con le mucche nel periodo estivo (20m, 1h 35m, 11.35).
Si intravede ormai sulla dx appollaiato sotto uno sperone roccioso il santuario di San Besso.
Attraversato il bel pianoro dell’alpeggio con un’ultima salita fra bassa vegetazione si giunge in 40m al santuario m 2019 slm (2h 15m, 12.15).
Il santuario di S. Besso, la cui attuale costruzione è dell’800, fu edificato in onore di San Besso, martire dell’epoca romana, che la tradizione narrà sia stato gettato da una rupe, dai soldati romani, in prossimità di Campiglia Soana.
Due caratteristiche processioni raggiungono il santuario nel mese di agosto ed in quello di dicembre.
Un sentiero, per il Colle della Balma, porta poi, con lunga traversata, in Val D’Aosta al lago Miserin, in Val di Champorcher ed all’altro santuario di Notre Dame des Neiges.
La parte nord delle costruzioni del santuario è oggi un casotto per le guardie del PNGP.
Dopo un’ora e 15 min di sosta (3h 30m, 13.30) si tiene il sentiero che sale a dx del santuario, si passa vicino ad magico muretto in pietre crollato, toccando l’alpeggio Fanton di sopra, con un bella porta ad arco.
A questo punto si devia a dx e si scende decisamente per il sentiero che permette, passando per il vallone di Fanton, il giro circolare di S. Besso da Campiglia Soana.
Nel vallone di  Fanton, selvaggio e poco frequentato è quasi sicura la possibilità di avvistamento di branchi di camosci.
Il sentiero, qua più aspro e disagevole, scende toccando 3 cappelle votive, la prima senta tetto, la seconda con solo una croce e l’ultima, affrescata ed in ottimo stato di conservazione.
Con belle viste su Valprato e Campiglia Soana, passando per il pianoro di un alpeggio, dopo un ultima ripida discesa fra i larici, si giunge al bivio del sentiero di andata per S. Besso (1h 30m, 5h 15.00).
Si ritorna sullo sterrato ed in circa 20min si giunge al parcheggio di Campiglia Soana (20m, 5h 20m, 15.20)


Informazioni utili
Per una merenda a fine gita, si consiglia il bar ristorante Tanceri – Laura - tel. 327/4412417, alla partenza di Campiglia Soana. Ha un ottimo rapporto qualità prezzo, con piatti anche molto estrosi.
Per acquisti di formaggi, molto probabile alla data dell’escursione trovare le tomette fresche d’alpeggio, si consiglia l’Emporio del Gusto - Bruno tel. 347/2389310, a Valprato Soana.

Appennino Trekking

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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