domenica 20 settembre 2009

Domenica 27 settembre 2009 Giro del Monte Buio – Val Borbera (AL)

Bella escursione che concatenando diversi sentieri, aspri e selvaggi, costeggia il periplo del Vallone di Berga. Si toccano tre punti panoramici, nella cresta a confine con la Val Brevenna: Capanno di Tonno, Monte Buio, Chiesa di San Fermo, dai quali è frequente la vista sul mare

Difficolta’ E/EE Dislivello max 722m, durata 7h (con 1h di sosta)

Verifica del 6/9/2009 (Agostino, Andrea, Giacomo)

Ritrovo

h 7.30 Voghera Retro Caserma Vigili Urbani

H 7.45 Tortona P.zza Milano

Si sottolinea necessità di compattare equipaggi auto per disponibilità limitata parcheggio alla partenza del Ponte dell’Aquasola

Trasferimento in auto

Da Tortona prendere la provinciale della Val Grue per Garbagna e da qui per la Val Borbera sino a Cabella Ligure, qua ultimo punto per acquisto viveri e compattamento auto. Partenza da Cabella h 8.45.

Si và in direzione Capanne di Carrega Carrega Ligure, tenendosi alla dx al bivio per Cosola, poi al bivio successivo sempre a destra per Agneto/Campassi/Berga, superare Agneto e dopo circa 1.5km parcheggiare nello spiazzo antistante il ponte Aquasola sul rio di Berga vs le 9.15 circa.

Itinerario

Dalle 9.30, si oltrepassa il ponte sulla strata asfaltata, bolli bianco-rossi sentiero n. 245, sino al primo tornante da cui si prende a sinistra la vecchia mulattiera per Campassi. Il sentiero ben segnalato, è in qualche tratto parzialmente sporco e quindi disagevole. Tralasciata la deviazione a sx per Ca’ di Campassi si sale ben presto nel piazzale della Chiesa di Campassi m 961 h 10.20 (50m), bella vista sul Vallone di Campassi ed il M. Antola.

Sempre seguendo i bolli rossi, passando dalla parte bassa di Campassi in 15m si sale alla frazione di Croso m 1005 h 10.35 (15m, 1h05m).

Si attraversa il paese, fontana per appovvigionamento acqua, sino a bacheca da cui parte a dx, ripido, il sentiero per il Monte Antola. Si giunge, percorrendo una bella, ma ripida, mulattiera selciata in pietra, alla Sella della Banchiera m 1274 h11.20 (45m, 1h50m). Da qui bella vista sui crinali del Vallone di Berga ed il Monte Buio.

Si prende il sentiero a dx della Sella e poi sx (ignorando l’indicazione a dx per Berga) il n. 251, si inizia ad attraversare uno splendido bosco di faggi, passando per ripidi rittali su grandi muri a secco in pietra.

L’atmosfera è magica, ma il sentiero, ben segnalato, è assai disagevole per pietre e rami.

Un po’ di attenzione va prestata nell’attraversamento di qualche rittale, leggermente esposto (EE). Oltrepassato un tratto pianeggiante e più aperto, si giunge al bivio del sentiero n 200 per il M. Antola e da qui, tenendo la dx, al Capanno di Tonno m 1302 h12.20 (1h, 2h50m).

Dal Capanno, caratteristico in legno, bella vista sul paese di Tonno, la Valbrevenna ed il mare sullo sfondo, si tralascia a sx il sentiero per Tonno e si prosegue a dx sul n. 200 verso S. Fermo.

Con qualche saliscendi, passando a sx per il versante della Val Brevenna, si giunge sui prati sommitali del Monte Buio e quindi alla croce della cima m 1402 h13.10 (50m, 3h40m).

Si sosta per circa 1h nei prati della cima, godendosi i bei panorami della Val Borbera, Val Brevenna del golfo ligure, e si riparte h14.10 (1h, 4h40m) sulla cresta per la bretella di collegamento al n. 200.

Si scende ripidamente al Passo di Sesenelle e da cui sempre sul n. 200, con qualche leggero saliscendi, si giunge al Valico di San Fermo ed al bel punto panoramico della Chiesa di San Fermo m 1175 h15.10 (1h, 5h40m). Si scende sx per la strada asfaltata che porta a Dova Superiore e dopo qualche centinaio di metri si prende a dx la sterrata, parzialmente asfaltata per Agneto.

Da qui si scende in ca 1h ad Agneto m 761 h16.10 (1h, 6h40m), anche attraversando per scorciatoie gli ampi tornanti, con belle viste sul paese di Vegni.

Dalla Chiesa di Agneto si entra nel bel borgo, fontana per rifocillarsi, si tiene la dx vs la strada asfaltata per Campassi/Berga, da cui si giunge al parcheggio del Ponte dell’Aquasola m 680, punto di partenza, h16.30 (20m , 7h)

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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