domenica 29 marzo 2009

Giro delle fontane 5 aprile

Questo messaggio e' composto di 3 parti:

  1. breve descrizione programma prossima gita, come trasmessaci dall'amico Mario P.;
  2. proposta ricevuta dal medesimo per escursione Sentiero Balcone, fine aprile-inizio maggio;
  3. situazione prenotazioni gite prossimi mesi.

Ognuno e' pregato di prendere visione di quanto di suo interesse. Quindi, procedendo con ordine:

1) 05 aprile 2009

PIUZZO-EBRO-PIUZZO

un giro ridotto del sentiero delle 12 fontane

dislivello metri 730

difficolta' E

cammino effettivo ore 4.20 (per i capsicumanalis)

ore 6.00 (per normodotati)

ore 7.40 (per i takeiteasy)

cammino totale di pura ipotesi 7 ore compreso soste

Voghera ritrovo 7.30 partenza 7.45

Tortona ritrovo 7.45 partenza 8.00

Si suggerisce autostrada per Ge uscita Vignole o statale sino a Vignole e poi risalire val Borbera. 700 metri dopo l'abitato di Cabella Ligure (poco dopo il cimitero) si svolta a sinistra e dopo 6 Km di salita, passato Teo, si arriva a Piuzzo. Si parcheggia subito all'inizio del paese in PARK della colonia a sinistra o poco più avanti nel piazzale della chiesa. Parcheggiate con criterio: aumenta la capacità di parcheggio, conferisce elvetico ordine all'ambiente e al ritorno i pneumatici di solito son integri.

Inizio escursione alla chiesa di Piuzzo alle ore 9.45

(ci stan con molto comodo: benzina caffè brioche giornali sigaretta focaccia mifaunsanguiscolcotto mezzaminerale minzione forsehosbagliatostradatornoindietro)

Si va su con un sentiero sin all'Ebro. Si fa una pausa per la colazione al sacco e poi si vien giù con un altro sentiero. Fine gita.

Delle 12 fontane se ne vedon meno della metà perché così vien meglio e vi resta una sana curiosità, forse.

Non si rilasciano ulteriori informazioni telefonicamente.

amen

2) Trekking



Sentiero balcone



da Mentone a S.Remo

30 aprile e 1-2-3 maggio 2009


Difficolta' : EE

per i dislivelli giornalieri da superarsi, per le possibili condizioni meteo avverse e l'ambiente severo di alcuni tratti


Posti disponibili Appennino-Trekking: 6

per avere la priorita' si consiglia di iscriversi al piu' presto con versamento di euro 50 di caparra.

All'iscrizione fornire luogo e data di nascita, eventuale numero tessera CAI, numero cellulare per reperibilita' immediata, e-mail per info precedenti la partenza.

Segnalare gli accoppiamenti per camere (seconda sera).

segnalare vegetariani e intolleranze o altro di necessario,

I tempi di percorrenza e gli orari sono indicativi; l'itinerario potra' subire delle variazioni a giudizio esclusivo del conduttore. La velocita' di marcia e' stabilita sul piu' lento.Possibilita' di bypassare alcuni tratti tramite bus.

Pranzi: al sacco

La Quota: 220 soci CAI

235 euro non soci,


e comprende

3 cene, tre pernottamenti e prime colazioni.

La quota Non comprende:

Assicurazione Euro 15 non Soci CAI

Pranzi al sacco ed eventuali in trattoria (Euro 20 circa)

I biglietti FS Voghera Mentone e S.Remo Voghera e Bus Menton

Gli extra in genere.

AVVERTENZE

Iscrizioni: tramite mail e accordo su invio caparra al piu' tardi entro il 5 aprile 2009.

La gita sara' effettuata con un minimo di 15 persone iscritte.

Informazioni direttamente

Mario Panizza

mario.panizza@libero.it

3) Faticosamente terminato il lavoro di recupero dei vecchi messaggi di posta elettronica, ci risulterebbero (per le gite che lo prevedono) le prenotazioni che seguono: (per cortesia, verificate eventuali errori od omissioni comunicandocele al piu' presto!)

- lago di Como, 30/5-2/6 (termine di prenotazione scaduto): Roberto B., Daniele M., Mauro V., Gabriella B., Fabrizio G., Elena C., Carlo M., Nicol M.

- valle Pesio, 25 e 26/7 (termine di prenotazione scaduto): Roberto B., Cinzia D., Aurora F., Mauro V., Gabriella B., Elisabetta T., Fausto C., Rossana M., Elena C., Carlo M., Lucia B., Fabrizio G.

- Toscana, 2-4/10 (termine di prenotazione 07/06): Roberto B., Elena Z., Aurora F., Mauro V., Gabriella B., Elisabetta T., Fabrizio G., Elena, Carlo e Nicol + tre amici

Per le successive gite del 13/9 (laghi di Ivrea) e dell' 8/11 (Monferrato), c'e' ancora tempo ma per entrambe sono gia' arrivate le richieste di Elisabetta T., Fabrizio G., Elena, Carlo e Nicol + tre amici

Grazie a tutti per l'attenzione!

sabato 28 marzo 2009

Gita rimandata

Causa previsioni pessime la gita è rimandata al 13 aprile e, in alternativa, al 25 aprile. In caso di bel tempo penso di fare entrambe le date (sono disponibile).

giovedì 26 marzo 2009

Domenica 29 marzo

Roberto Trek

organizza

Gita al monte Tobbio

Ritrovo ore 9:30 Piazza Coppi a Serravalle

Partenza Loc. Eremiti ore 10:30

Raggiungibile da Bosio

(da Voltaggio la strada è ancora interrotta)



In caso di maltempo la gita è rinviata a data da destinarsi


mercoledì 25 marzo 2009

Il Sentiero Matilde













Camminare nella storia si può. Sotto il segno della Gran Contessa Matilde una nuova rete di sentieri segnalati collega le principali località naturalistiche e storiche della collina reggiana.

In sette tappe, di cui cinque in terra reggiana, il Sentiero Matilde ci conduce dalla rupe di Canossa a San Pellegrino in Alpe, balcone naturale sulla Garfagnana, attraverso castelli, case a torre, antiche pievi e borghi in pietra arenaria.

Il Sentiero Matilde è interamente segnato e tabellato. La segnaletica orizzontale è costituita da segni rosso-bianco-rossi a vernice mentre come segnaletica verticale sono presenti lungo tutto il tracciato frecce metalliche realizzate secondo lo standard dettato dal CAI. Nei punti principali del “Sentiero Matilde” sono state allestite alcune aree di sosta con un tabellone informativo di insieme

Fonte

giovedì 19 marzo 2009

Varese Ligure

Varese Ligure è il comune più settentrionale della provincia della Spezia, e confinante sia con la Provincia di Genova, sia con la Provincia di Parma.

Il comune fa parte della Comunità Montana dell'Alta Val di Vara.[1]

Alla città è stata conferita nel 2006 la Bandiera Arancione[2] dal Touring Club Italiano e considerato uno dei borghi più belli d'Italia.[3]

Storia

La nascita del borgo trae origine dalla posizione strategica che occupava nei secoli passati, l'incrocio delle strade transappenniniche dirette verso Parma e Tortona. Le vie che partono da Sestri Levante e Luni trovavano, a Varese, facili accessi alla pianura Padana, con conseguente creazione di un mercato di scambio.

Nella zona dell'attuale Varese doveva esistere un insediamento di epoca bizantina, i cui resti sono stati rilevati sotto il castello. Ad avvalorare tale ipotesi sono alcuni toponimi di derivazione greca come il Monte dei Greci, antico nome del Monte di Cento Croci, e la località Baselica, che potrebbe indicare una selva imperiale o una strada ed il quartiere di Grecino.

Della presenza longobarda rimane anche traccia nella dedicazione delle chiese di Porciorasco e Ossegna a San Michele, al quale erano dedicati anche l'ospedale e la cappella di Cento Croci. Nell'Alta Val di Vara, pressoché disabitata, esisteva un'entità ecclesiastica importante, la pieve de Varia che aveva sotto la propria giurisdizione numerose terre: nel 1031 comprendeva, tra le altre, Cassego, Chinela, Trenzanasca, Scioverana, Zanega.

La presenza dei conti di Lavagna, nel territorio data all'inizio del XI secolo, che, nel 1161, ottennero l'investitura dall'imperatore Federico I. Alla fine del XII secolo, i rami dei conti, Fieschi e Pinelli, si stabilirono nell'attuale Cassego e di lì iniziarono a disboscare, a costruire edifici in legno, a seminare, ad avviare l'agricoltura e l'allevamento. Quasi subito iniziò la lunga stagione dei conflitti tra le due famiglie, quando i Fieschi scacciarono i Pinelli da Cassego e li costrinsero a rifugiarsi nella vicina località Carbello, dove costruirono una torre detta appunto "Torre dei Pinelli". Con un successivo patto le due casate si spartivano il territorio: quello a ponente della Torre spettava ai Fieschi, quello di levante ai Pinelli, mentre i terreni oltre il fiume Scagliana rimanevano di proprietà comune.

La superiorità numerica portò i Fieschi a conquistare la supremazia nell'Alta Val di Vara entro la fine del XIII secolo. Avuta dunque la meglio, essi decisero di consolidare la propria presenza sul territorio fondando un borgo che potesse diventare il fulcro della vita dell'intera zona; si stilò quindi un progetto d'insediamento, che prevedeva case murate e tutte uguali tra loro. Determinante nella scelta del sito fu la variazione di percorso della strada diretta dal parmense al mare, che non seguiva più come un tempo la mezza costa, ma il corso del fiume Vara.

Attraverso varie vicende storiche, i Fieschi tennero il feudo fino al 1386, anno in cui il Doge genovese Antoniotto Adorno lo acquistò dal conte Carlo. Presto la famiglia ne tornò in possesso, ma nel XV secolo il suo dominio venne insidiato per ben due volte e nel 1435 Nicolò Piccinino, alla guida di una spedizione ordinata da Filippo Maria Visconti contro i Fieschi, arrivò da Borgotaro, si impossessò di Varese del castello di Monte Tanano e distrusse il Castellazzo di Montevecchio.

Nel 1472 Varese passava sotto la dominazione dei Landi, feudatari dell'Alta Val di Taro, a seguito del matrimonio del signore di Compiano, Manfredo, con Antonia Maria Fieschi. Sarà Gian Luigi Fieschi "il Vecchio", nel 1478, a riconquistare il feudo alla famiglia, che lo reggerà fino al 1547 quando, in seguito alla fallita congiura del nipote Gian Luigi contro Andrea Doria, il potere della casata crollerà e i suoi domini saranno incamerati dalla Repubblica di Genova.

Il comune fu inserito nel circondario di Chiavari della provincia di Genova fino al 1923 quando, con l'istituzione della provincia della Spezia, con Regio Decreto n° 1913 del 2 settembre, si stabilì il passaggio nella neo amministrazione provinciale.


Fonte

La Val di Vara

La Val di Vara si trova nell'entroterra ligure ed è la valle più grande della provincia della Spezia e di tutta la Liguria. Prende il suo nome dall'omonimo fiume, che nasce dal monte Zatta e si getta lentamente nel Magra, di cui è il maggior affluente, dopo 58 Km. La valle è circondata da medi e alti rilievi, la cui cima più alta è il Monte Gottero, di 1640 metri.
All'interno della Lunigiana storica, che si estende da Deiva Marina fino alla Garfagnana, la val di Vara si trova nella parte più nord occidentale e si sviluppa lungo il corso del fiume verso sud est. Confina con la Lunigiana toscana con Zeri, Mulazzo, Tresana e Podenzana, da cui è divisa dall'Appennino ligure. La val di Vara è estremamente simile all'alta e media val di Magra, con un susseguirsi di paesini arroccati su cime boscose, borghi medievali, castelli, pievi, santuari e mulini. Allo stesso modo, la natura si ripete con boschi e corsi d'acqua incontaminati, vasti prati, crinali e percorsi che attraversano la zona. Il parallelismo è molto marcato, come dimostra la frazione di Montedivalli, nel comune di Podenzana, ma in territorio ligure. Molti dei suoi borghi inoltre, hanno
la tipica struttura rotonda medievale, con le vie e le case raccolte intorno al centro del paese.
Storicamente, gli insediamenti più antichi sono quelli di Pignone, Suvero, Torza, e Zignago. Seguendo la storia lunigianese, la valle fu limes bizantino e quindi dominazione longobarda e franca. Importantissima fu la diocesi di Brugnato, nata nel 1133 e quindi sede vescovile, che estese nel tempo i suoi confini fino a Sestri Levante e a Pontremoli, direttamente a contatto con la diocesi di Luni, nella quale confluì dopo l'avvento di Napoleone.
I comuni che formano la val di Vara sono quindici. Bolano, Follo e Riccò del Golfo, nella Bassa Val di Vara; Pignone, Beverino, Calice al Cornoviglio, Borghetto Vara e Brugnato, nella media Val di Vara; e quindi Carrodano, Carro, Zignago, Rocchetta Vara, Sesta Godano, Maissana e Varese Ligure, nell'alta Val di Vara.
La valle è raggiungibile facilmente dall'autostrada A12, uscita al casello di Brugnato, ma è molto interessante percorrere strade alternative, soprattutto dalla Lunigiana toscaza come il passo Calzavitello e Rastrello da Zeri, il Valico dei Casoni da Mulazzo, il Passo Alpicella da Tresana e il valico dei Solini da Podenzana.

Fonte

mercoledì 18 marzo 2009

2° RADUNO NAZIONALE DI ESCURSIONISMO

Associazione Sportiva MANGIA TREKKING
Centro Escursionistico Loc. Mangia – Sesta Godano ( SP )
Informazioni: http:// www.mangiatrekking.it
email: mangiatrekking@libero.it
cell. 348 7451850

2° RADUNO NAZIONALE DI ESCURSIONISMO

“ESCURSIONISTI NELLE TERRE DEGLI ANTICHI LIGURI”

4-5 APRILE 2009

LUNGO I SENTIERI DELLA VAL DI VARA
In località Mangia di Sesta Godano - Provincia della Spezia

ORGANIZZAZIONE A.S. MANGIA TREKKING

PERCHE’ LA MANIFESTAZIONE: E’ bellissimo camminare in solitario o in piccoli gruppi, ma pensiamo debbano esservi anche dei grandi momenti di incontro tra coloro che indossano zaino e scarponi, ed amano vivere all’aria aperta rispettando la natura e l’ambiente. Dobbiamo trasmettere ed insegnare ai giovani il nostro comune sentire: la passione per la montagna. E poi praticare il nostro sport fa sentire più allegri e giova all’attività respiratoria. Camminare con gli amici lungo i sentieri riduce lo stress, combatte l’insonnia e regolarizza i grassi. Un famoso escursionista spezzino, sostiene che i suoi 50 anni di Trekking hanno contribuito ad arricchire la sua mente, a controllare l’ipertensione ed a preservare il suo cuore. Una nostra amica sostiene che il Trekking combatte la cellulite ed allunga la vita.

VIENI A PROMUOVERE L’ ESCURSIONISMO

PROGRAMMA

Sabato 4 APRILE 2009

Arrivo Escursionisti in VAL di VARA .

Sistemazione in Strutture di accoglienza Turistica del territorio.
Possibilità di Campo tenda organizzato presso il Campo “Sandro Pertini” di Sesta Godano.

Domenica 5 APRILE 2009

Ore 08.00/ 08.30 Arrivo Escursionisti a Mangia
Ore 08.15/09.15 Iscrizioni degli ultimi Escursionisti presso il Centro
Escursionistico Mangia Trekking.
Ore 09.15 Partenza per Escursione guidata. Sulle Vie degli antichi Liguri
· Rientro a Mangia degli Escursionisti
· Ristoro con degustazione prodotti tipici locali
organizzato da Mangia Trekking
Ore 15.30 Premiazione.

SI CONSIGLIA COMPLETO ABBIGLIAMENTO DA ESCURSIONISMO


ALLA MANIFESTAZIONE ADERISCONO LE PRINCIPALI AZIENDE NAZIONALI SPECIALIZZATE NEI SETTORI COLLEGATI AL TREKKING

ISCRIZIONI

QUOTE:
ADULTI: euro 10,00
RAGAZZI: euro 10,00
BAMBINI: GRATIS FINO AI 5 ANNI

PARTECIPAZIONE:
La manifestazione è a numero chiuso - N° 1000 escursionisti. E’ possibile fare l’iscrizione entro il 31 Marzo 2009, con un Vaglia Postale intestato A.S. MANGIA TREKKING
via Olivieri n. 5 – 19123 La Spezia, oppure per chi decidesse la partecipazione all’ultimo momento, direttamente il giorno 5 Aprile 2009 dalle ore 08.15 alle ore 09.15 presso il Centro Escursionistico di Mangia. Comunicare cortesemente il numero partecipanti e se ci sono bambini.

INFORMAZIONI :
http:// www.mangiatrekking.it e mail: mangiatrekking@libero.it

Mobile: Lorella 338 4607389 - Marina 349 3226405 – Patrizia 348 6931882
Emanuela 348 3292305 - Tiziana 347 1996420

La quota di iscrizione comprende anche premi e gadget in ricordo della
2^ Edizione Nazionale di Escursionismo in Val di Vara.

NOTA: Il paese di Mangia si trova a KM 3 dal casello autostradale di Brugnato – Sp.
( In direzione Sesta Godano – Sp ) Vi è un ampio parcheggio. Il Centro Escursionistico “Mangia Trekking” è ubicato all’interno del Borgo.

L’organizzazione declina ogni responsabilità per eventuali danni a cose o persone prima, durante
o dopo la Manifestazione. L’organizzazione considera con l’iscrizione l’idoneità fisica del
partecipante.

NOTIZIE E NOTE DELLA MANIFESTAZIONE

1. Presso l’Orto Botanico e l’area adiacente il Parco Pertini di Sesta Godano è disponibile un’area di sosta attrezzata per sosta Camper.
2. Presso il Parco Sandro Pertini di Sesta Godano è disponibile un’Area attrezzata quale Campo Tenda per gli amanti del “sacco a pelo”. Area attrezzata (bagni e docce) gratuita.
3. Gli Escursionisti ed i loro familiari possono prenotare direttamente il loro pernottamento, o rivolgendosi all’Associazione Mangia Trekking, telefonando ai numeri indicati nella parte “Informazioni”.

EVENTO CONCOMITANTE CON IL RADUNO DI PRIMAVERA
“LA CANOA SUL FIUME VARA”


4. All’arrivo al Centro Escursionistico di Mangia Trekking, gli escursionisti devono ritirare il cartellino di riconoscimento e i gadget.
5. Nella giornata, all’arrivo dall’escursione, in località Mangia ci sarà una Degustazione di Prodotti Tipici Locali delle valli del Biologico, dell’agricoltura e dell’allevamento locale.
6. La Manifestazione “Escursionisti nella Valle del Mangia” giunta alla 5^ edizione è inserita nel programma del Raduno Nazionale di Escursionismo. Si svolgerà dalle ore 08.30 alle ore 11.30. di domenica 5 Aprile 2009. Sulle vie di Casarecchio e Scogna.

CHI E’ MANGIA TREKKING: è l’Associazione capofila del trekking in Val di Vara. Animata da assoluto volontariato, essa organizza in ogni stagione, tantissimi Trekking e Campi Tenda sulle montagne e verso il mare. L’associazione impegnata in un grande progetto di Coperazione Internazionale, grazie alle sue molteplici attività ed alle collaborazioni con l’Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre, con l’Ente Parco Regionale di Porto Venere, con l’Ente Parco Regionale di Monte Marcello Magra – Vara, con la Comunità Montana della Val di Vara, e con tanti Comuni della Valle, è divenuta un importante strumento di sviluppo Turistico per il territorio. Mangia Trekking in virtù del crescente numero di associati di ogni parte d’Italia e stranieri e del chiaro sviluppo del settore Trekking in una terra ove prima l’escursionismo era praticamente sconosciuto, è divenuta anche il riferimento di tante attività industriali e commerciali presenti sul territorio. Le direttrici operative dell’associazione sono: l’apertura, il recupero e la segnatura di antichi sentieri. Azioni di protezione civile in situazioni di emergenza. L’organizzazione e la conduzione di escursioni sia diurne che notturne in ogni stagione dell’anno. Riconosciuta ufficialmente dalla Regione Liguria, dalla Prefettura della Spezia e dal relativo dipartimento di protezione civile della Provincia della Spezia, Mangia Trekking è la casa degli Escursionisti che vivono nelle terre degli antichi Liguri.

VI ASPETTIAMO A CAMMINARE

NELLA TERRA DEGLI ANTICHI LIGURI

La magia dell'alba














Chiudi gli occhi e immagina...
...un mattino d'inverno, una spiaggia dove l'unica presenza umana è la tua, la bora gelida che ti taglia la faccia, ti fa lacrimare gli occhi e ti congela le mani, due gabbiani che volano lentamente e senza meta, la sabbia coperta dalla brina semigelata, le onde che arrivano a sfiorare la punta delle tue scarpe, qualche puntino luminoso nel cielo blu intenso, un leggero bagliore verso est, delle nuvole che si addensano all'orizzonte e che lentamente iniziano a colorarsi con i colori del fuoco...

Ora riapri gli occhi e segnati questo appuntamento:
domattina alle 7.00 puntuali in spiaggia, tu e la tua macchina fotografica.

E nessun'altro.

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giovedì 12 marzo 2009

Vernazza









Vernazza (Vernasa nel dialetto locale - Vernassa in lingua ligure) è un comune italiano di 1.001 abitanti della provincia della Spezia in Liguria.


Partendo da occidente è il più secondo dei paesi che costituiscono le Cinque Terre, dopo Monterosso al Mare. Il suo territorio comunale comprende anche il successivo borgo di Corniglia.

Il comune fa parte della Comunità Montana della Riviera Spezzina e del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Il suo borgo è considerato uno dei più belli e caratteristici d'Italia.[1]

Storia

Nei secoli XI e XII gli Obertenghi furono signori di Vernazza, in seguito vennero sostituiti dai Da Passano. Nel 1254 Nicolò Fieschi tentò di ricostituire il feudo perduto con possedimenti nel golfo della Spezia e in val di Vara, ma, dopo un breve periodo di Signoria sul paese, dovette cedere nel 1276 a Genova tutti i diritti sulla zona. Nella lotta contro Pisa venne realizzato un porto per l’approdo delle galee, unico caso nelle Cinque Terre, grazie anche alla particolare conformazione protetta del porticciolo. Ad oggi restano delle costruzioni militari di difesa, realizzate dai genovesi, tracce della cinta muraria, un bastione e le torri di vedetta sul mare. Sopra l’abitato di Vernazza, a quota 325 metri sul livello del mare, si trova il Santuario di Nostra Signora di Reggio.

...

Fonte

martedì 10 marzo 2009

Cinque Terre
















« Paesaggio roccioso e austero, asilo di pescatori e di contadini viventi a frusto a frusto su un lembo di spiaggia che in certi tratti va sempre più assottigliandosi, nuda e solenne cornice di una delle più primitive d’Italia.

Monterosso, Vernazza, Corniglia, nidi di falchi e di gabbiani, Manarola e Riomaggiore sono, procedendo da ponente a levante, i nomi di pochi paesi o frazioni di paesi così asserragliati fra le rupi e il mare. »

(Eugenio Montale, "Fuori di casa")

Le Cinque Terre (in ligure Çinque Taere) sono un frastagliato tratto di costa della riviera ligure di levante situato nel territorio della Provincia della Spezia tra Punta Mesco e Punta di Montenero, nel quale si trovano cinque borghi o, come si diceva anticamente, terre, ossia Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore.

Le Cinque Terre, grazie alle caratteristiche geografiche ed antropomorfiche del territorio dove sorgono, costituiscono una delle principali attrattive turistiche della Riviera spezzina e in generale della Liguria. Infatti il contesto orografico è molto particolare, ossia un territorio collinare naturalmente aspro ed accidentato, addolcito dalla costruzione di terrazzamenti o fasce per la coltura, che cala verso il mare con forti pendenze.

L'opera dell'uomo, nei secoli, ha modellato il territorio senza alterarne i delicati equilibri ecologici, ma esaltandone la bellezza, come la necessità di terrazzare i declivi, dovuta alla particolare tecnica agricola tesa a sfruttare per quanto possibile i terreni posti in forte pendenza che degrada verso il mare, facendone così uno dei più caratteristici e affascinanti paesaggi della Liguria.

Nel 1997, su istanza della provincia della Spezia, le Cinque Terre, insieme a Porto Venere ed alle isole Palmaria, Tino e Tinetto, sono state inserite tra i Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Nel 1998 il Ministero dell'Ambiente istituisce l'Area naturale marina protetta Cinque Terre[1] per la protezione ambientale, la tutela e la valorizzazione delle risorse biologiche, per la divulgazione e promozione di uno sviluppo socio-economico compatibile con la rilevanza naturalistico-paesaggistica dell'area.

Nel 1999 è stato istituito il Parco Nazionale delle Cinque Terre[2] per la conservazione degli equilibri ecologici, la tutela del paesaggio, la salvaguardia dei valori antropologici del luogo.

Le Cinque Terre fanno parte della Comunità Montana della Riviera Spezzina.[3]


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sabato 7 marzo 2009

Alta Via dei Monti Liguri

Una grande strada verde
Percorrere l'Alta Via dei Monti Liguri è uno dei modi più affascinanti per ammirare i pregi della Liguria, quasi una lunghissima doppia vetrina di oltre 400 chilometri, affacciata da un lato verso il mare e dall'altro verso la pianura Padana e l'arco alpino. L'itinerario offre possibilità diversificate non solo per motivi di interesse prevalente, ma anche per caratteristiche e difficoltà di percorso, con tappe idonee alle famiglie con bimbi e anziani e tappe impegnative per gli escursionisti allenati.

Fonte

venerdì 6 marzo 2009

Itinerari Geologici

Nel comprensorio del Parco del Beigua esiste una fitta rete escursionistica che si sviluppa per circa 500 km. e che permette di ammirarne ed apprezzarne le bellezze ambientali e storico-culturali.
Percorrere i sentieri del parco su entrambi i versanti (tirrenico o padano) o lungo la dorsale contraddistinta dall'Alta Via dei Monti Liguri - che traccia l'asse centrale dell'area protetta - è come sfogliare un magnifico libro in cui sono raccontate e rappresentate la storia dell'uomo e della natura.
Per rendere ancora più accattivanti le escursioni nell'area protetta l'Ente Parco, in alcuni casi, è intervenuto realizzando percorsi attrezzati, supportati da pannelli e materiali divulgativi, che consentono al visitatore di meglio conoscere ed apprezzare alcuni degli elementi naturalistici, storici e culturali visibili lungo il tracciato prescelto.
All'interno dell'area protetta e nel comprensorio circostante sono presenti strutture ricettive, rifugi e ripari non custoditi che consentono ai visitatori di poter programmare soste prolungate per poter meglio apprezzare la rete sentieristica del parco.
L'Ente Parco e le Comunità Montane coinvolte hanno altresì allestito una efficace rete di aree verdi attrezzate in cui è possibile trascorrere momenti di relax e di ristoro.

Fonte

mercoledì 4 marzo 2009

8 Marzo 2009 Parco Monte Beigua - Monte Rama e Monte Argentea da Pra' Riondo

Splendido contesto naturale,con panoramica assoluta su tutta la Riviera
ligure. Selvaggio ambiente da assaporare con massima calma e piacere.

Dislivello Totale 600 metri circa
Difficolta’ E
Abbigliamento da trekking , colazione al sacco, con scarsa disponibilita'
di acqua sul percorso
Tempo di percorrenza ore 6 escluse le soste
Ritrovi : Tortona (piazza Milano) ore 08,00
Voghera (retro Vigili urbani )ore 07,45
Possibilmente qualche minuto prima per organizzarsi alla partenza.

Trasferimento: si suggerisce autostrada per Ge-Voltri e poi uscita Varazze.
Entrare in Varazze e alla rotonda in centro sull'Aurelia svoltare a destra
per SS.542 del Sassello e per km. 4,5 sino a Pero a destra per Alpicella
per km. 14 sino alla vetta del Beigua. Si passano gli impianti in direzione
levante per altri km.1,5 sino a Pra Riondo (rifugio). Chi volesse può
anche passare da Ovada-Rossiglione a dx
Tiglieto-Urbe-Pianpaludo-Pra Riondo strada tortuosa e lenta seppur di minor
percorrenza.
Suggerimento: A Voltri fanno una focaccia spettacolo e risulta comodo
uscire un'attimo dall'Autostrada.
Attenzione: Da Varazze al Rifugio di pra' riondo ci sono circa 45 minuti
d'auto.
Ritrovo ore 10,15 Rifugio Pra Riondo - Partenza gita 10,30

Dal Rif. di Pra Riondo (1110) superata la sbarra in legno ci si inoltra in
direzione est per ampia carrareccia, percorrendo l’ampio crinale che ci
permette di raggiungere senza particolari difficoltà e dislivello la cima
del Monte Rama (1148). Questa prima ora di cammino ci permette di godere
del meraviglioso panorama che spazia sulla Pianura Padana e sulla riviera
ligure. Ore 1.00
Dalla cima del M.te Rama (fare attenzione ai sassi sporgenti) si scende in
direzione sud del crinale per circa 50 metri di dislivello per arrivare ad
un bivio, poco segnalato. Prendiamo a sinistra (a destra Bric Camulà e
Cogoleto) e con spettacolare sentiero attraversiamo la sottostante
balconata est del Rama verso un vecchio ricovero di carbonai detto Cà do
Carbunee (900 ).
Poco dopo la vecchia carbunera si giunge ad un quadrivio con fonte di acqua
attiva. Fare attenzione, lasciare il sentiero che continua in discesa per
ampia carrareccia seguendo quello che parte proprio dalla fonte e
perfettamente in piano ci permette di raggiungere in circa un’ora il Rif.
non custodito Padre Rino o ex casa Leveasso (903).
Ore 2.00 (ore 3 da Pra Riondo)
Da questo in direzione sud-est sempre in piano una vecchia mulattiera ci
permette di arrivare alla Collettassa (960), quindi per traccia su di un
ampio piano erboso ci si porta sotto il crinale sud della Cima
dell’Argentea (1082) e per sentiero molto erto e scivoloso si raggiunge la
cima (prestare molta attenzione). Dalla cima in pochi minuti si raggiunge
il Ricovero Fasciua (chiuso).
Ore 1.00 (ore 4,00 dal Rifugio Pra Riondo).
Il rientro sara' sul comodo e ampio sentiero che percorre in direzione
ovest tutta la dorsale del Parco del Monte Beigua ed in un'ora e mezza
circa ci permettere di tornare al Rif di Pra Riondo.
Ore 1,30 (complessive ore 5.30 circa).

La sosta per la colazione sara' decisa in base alla situazione
meteo: sicuramente al Rif.Padre Rino o presso il Ricovero Fasciua. La gita
non prevede particolari difficolta' tecniche, ma la natura del contesto
fatto di rocce aspre e sentieri poco battuti invitano a portare particolare
attenzione, specie nella salita al Monte Argentea.
Inoltre, essendo una zona soggetta a forti venti e nebbie improvvise e
molto intense, e' necessario e consigliato non disperdersi.

SEGNAVIA
rossobiancorosso AV- Alta Via dei Monti Liguri da Pra Riondo -Bric Resunnou
bivio Rama;
Bollo rosso pieno da bivio Rama –cima- discesa dal Rama sino al bivio
sottostante;
poi sempre (A) rosso, (A maiuscolo in cerchio) Padre Rino - Collettassa;
dal quadrivio della Collettassa triangolo rosso, Cima Argentea - pendici
ovest Cima Pian di Lerca;
sul crinale sommatale per il rientro in direzione ponente due bolli blu o
il classico segnale rossobiancorosso AV- Alta Via dei Monti Liguri sino a
Prà Riondo
Il percorso e' stato visionato il 15 Febbraio e presentava forte
innevamento per gran parte del tracciato. E' possibile che in base ad
eventuali difficolta' si possano effettuare variazioni dal programma
originale.

Nata e Mario

martedì 3 marzo 2009

Parco Naturale Regionale del Beigua

Un mosaico di ambienti

Localizzazione Parco Naturale Regionale del Beigua
In un territorio ricco di contrasti come la Liguria, stretta tra le montagne ed il mare, il Parco del Beigua - il più vasto parco naturale regionale della Liguria - costituisce uno spaccato esemplare della regione ove è possibile trovare, nel percorrere tratti anche di breve sviluppo, ambienti e paesaggi decisamente diversificati: uno spettacolare balcone formato da montagne che si affacciano sul mare dove natura, storia, cultura e antiche tradizioni costituiscono elementi di straordinario pregio ed interesse.


Fonte

lunedì 2 marzo 2009

Un anno di blog

Oggi il mio blog compie un anno!
Ringrazio tutti quelli che lo seguono
(e non sono pochi..)
Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

Lettori fissi

Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un'esistenza felice, la più grande è l'amicizia.

Epicuro

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