venerdì 21 novembre 2008

La Via Alpina

Nel 1991 viene firmata la Convenzione Alpina, trattato avente come vocazione quella di garantire lo sviluppo sostenibile di tutte le Alpi.

Nel 1999 nasce il progetto di un “sentiero transalpino”, su iniziativa della Grande Traversée des Alpes, associazione francese specializzata nel turismo escursionistico.

Uno studio di fattibilità finanziato dallo Stato francese permette di verificare la pertinenza del progetto.

Il riscontro ottenuto in ciascuno degli otto Paesi è molto positivo.

Nel 2000 i rappresentanti degli Stati, Regione e Associazioni si costituiscono in un Comitato Internazionale di Pilotaggio (C.I.P.) scegliendo il nome di “VIA ALPINA”.

Il lancio del progetto è programmato per l’estate 2002 in occasione dell’Anno Internazionale delle Montagne.

Nel 2002 La VIA ALPINA adotta la sua carta grafica e un programma di comunicazione pluriennale in occasione dei lavori del Comitato Internazionale di Pilotaggio riunitosi il 21 e 22 marzo a Monaco.

Si sollecitano finanziamenti europei nell’ambito del programma Interreg IIIB.

Dal 21 al 23 giugno, numerose iniziative e manifestazioni segnano il lancio della VIA ALPINA in concomitanza con l’Anno Internazionale delle Montagne. A queste fanno seguito altri eventi nel corso di tutta l’estate.

Suddivisione:

  • Italia: 121 tappe

  • Austria: 70 tappe

  • Svizzera: 54 tappe

  • Francia: 40 tappe

  • Germania: 30 tappe

  • Slovenia: 22 tappe

  • Liechtenstein: 3 tappe

  • Principato di Monaco: 1 tappa di cui 58 tappe transfrontaliere

Itinerario rosso: 161 tappe. Itinerario di collegamento Trieste – Monaco attraverso gli otto Paesi.

Itinerario viola: 66 tappe. Slovenia, Austria, Germania.

Itinerario giallo: 40 tappe. Italia, Austria, Germania.

Itinerario verde: 13 tappe. Liechtenstein, Svizzera.

Itinerario blu: 61 tappe. Svizzera, Italia, Francia.

L’itinerario della VIA ALPINA è stato creato sulla base di numerosi fattori politici, ambientali e turistici per raggiungere il duplice obiettivo di un “trait d’union” simbolico e di uno strumento pratico di sviluppo:

Un itinerario internazionale:

La VIA ALPINA attraversa otto Paesi: Francia, Principato di Monaco, Italia, Svizzera, Liechtenstein, Germania, Austria e Slovenia. Il percorso permette di attraversare le frontiere più di 60 volte!

Un itinerario dalla forte identità alpina:

La VIA ALPINA passa nelle vicinanze di siti naturali e culturali tra i più prestigiosi, servendosi degli itinerari alternativi per una ripartizione adeguata della presenza turistica.
I sentieri utilizzati si situano principalmente tra i 1000 e i 3000 m di altitudine, secondo la tipologia dei massicci e delle loro caratteristiche climatiche.

Un itinerario accessibile a tutti:

La VIA ALPINA è, in linea di principio, percorribile dal 1° luglio al 15 settembre – tenendo presente che alcuni tratti meno innevati possono essere percorsi durante un periodo di tempo molto più lungo. La difficoltà del tracciato è ovunque moderata. Evita i passaggi di arrampicata e i ghiacciai. I sentieri sono già esistenti, conosciuti e segnalati. Presenteranno una segnaletica discreta di richiamo della VIA ALPINA.

Un itinerario a dominante culturale:

La VIA ALPINA è anche un percorso che permette di scoprire siti storici, ricchezze architettoniche, musei del patrimonio. La VIA ALPINA favorisce gli incontri con le popolazioni, le loro feste, le loro tradizioni, il loro artigianato e stile di vita. Numerose “città-finestra” si trovano naturalmente sul suo tracciato o nelle vicinanze.

Un itinerario che contribuisce allo sviluppo locale:

La VIA ALPINA è chiaramente un vigoroso incoraggiamento allo sviluppo locale, sia per i privati che per i vari enti locali interessati: 30 Regioni, Cantoni, Länder e più di 200 comuni che possono potenzialmente trarre beneficio dall’aumento o da una migliore ripartizione della presenza turistica. La VIA ALPINA è una vetrina delle regioni alpine sul mercato internazionale. La sua ambizione è quella di diventare un nuovo strumento di lavoro per le guide, gli accompagnatori e per i gestori, che potranno proporre soggiorni e itinerari di scoperta a tutti i livelli partendo dai cinque itinerari descritti. La VIA ALPINA sarà inoltre un laboratorio di idee, pretesto per lo scambio di esperienze tra i professionisti della montagna per stimolare una migliore qualità dell’offerta per gli escursionisti.

Un itinerario che rispetta un ambiente naturale eccezionale:

La VIA ALPINA attraversa 9 parchi nazionali, 17 parchi naturali e 22 riserve naturali. Saranno realizzate proposte di itinerari di scoperta e azioni di sensibilizzazione comuni destinate alla popolazione residente e ai visitatori. I sentieri e le strutture esistenti saranno valorizzati. non saranno creati nuovi sentieri né pesanti infrastrutture.

Un itinerario con un’offerta di servizi adeguata:

Nel corso di ogni tappa giornaliera l’escursionista troverà un punto di ristoro e di alloggio, a intervalli regolari avrà accesso a negozi e servizi e, naturalmente, l’itinerario è ampiamente servito dai trasporti pubblici. I professionisti del settore turistico sono invitati a partecipare a momenti di scambio per rispondere in modo adeguato alle aspettative degli escursionisti.

Un itinerario, vero e proprio “fil rouge”

La VIA ALPINA è un vero e proprio “fil rouge” tra le regioni. Grazie a numerosi collegamenti con altri sentieri alpini, offre inoltre, al di là dei cinque itinerari identificati, svariati punti d’accesso per la scoperta di altri spazi. La VIA ALPINA si pone chiaramente come itinerario per eccellenza di scoperta del patrimonio e non solo come percorso sportivo. Non si rivolge solo agli escursionisti più esperti, ma a un pubblico più vasto, composto anche da famiglie e senior che vogliano esplorare la realtà alpina transfrontaliera in tutta la sua diversità. A loro il piacere di combinare gli itinerari per scoprire ogni anno una nuova regione e poi ripercorrerla attraverso gli itinerari locali!

LINK:

www.via-alpina.com

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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