giovedì 28 agosto 2008

Ecomuseo di Cascina Moglioni



Calendario, modalità e orari di apertura
dell’Ecomuseo di Cascina Moglioni


L’apertura della struttura dell’Ecomuseo di Cascina Moglioni è prevista a far data dal 1/4/2007.
La suddetta apertura consente la visita gratuita al pubblico, secondo le modalità riportate nella nota pervenuta dal R.E.S.P.P. dell’Ente Parco dott. Guido Scarnera (prot. n. 86 del 22/1/2007), ai seguenti locali:
- sala museale (accesso consentito a gruppi di n. 5 visitatori);
- sala laboratorio (capacità massima 25 persone; l’accesso delle scolaresche è consentito a gruppi di n. 5 ragazzi sotto sorveglianza degli insegnanti);
- sala riunioni-didatica (capacità massima 25 persone);
- sala di accoglienza (accesso consentito a gruppi di n. 5 persone).

Le visite all’Ecomuseo di Cascina Moglioni non possono essere mai libere ma sempre guidate da personale individuato dell’Ente Parco.
I locali caldaia, il soppalco della sala riunioni e la cucina al piano terra non sono aperte al pubblico.
Il locale foresteria dell’Ecomuseo è gestito secondo quanto previsto nell’apposito Regolamento adottato con D.G.E. n. 25/2007.
L’Ecomuseo rispetta il seguente calendario e orario di apertura annuale:
- dal giorno di Pasqua di ogni anno al primo fine settimana di giugno dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 14.00 alle 19.00 tutte le domeniche e festivi;
- dal secondo fine settimana di giugno al secondo fine settimana di settembre dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 14.00 alle 19.00 tutte le domeniche e festivi;
- dal secondo fine settimana di giugno al secondo fine settimana di settembre dalle ore 14.00 alle 19.00 tutti i sabati;
- tutti i giorni infrasettimanali su prenotazione (tel. / fax 0143684777).

Al di fuori dei suddetti orari è sempre possibile visitare l’Ecomuseo su appuntamento, previo accordo con il personale gestore.

mercoledì 27 agosto 2008

Storia del Parco di Capanne di Marcarolo









Il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo è stato istituito dalla Regione Piemonte con la L.R. 31.8.1979, n. 52 ma l'Ente di gestione ha potuto essere costituito soltanto nel 1991, dopo che, a seguito di istanze portate avanti da parte della popolazione locale, la sua estensione è stata ridotta dai quasi 12.000 ettaridel 1979 a poco più degli 8.000 attuali.
Sebbene, dal punto di vista amministrativo, il territorio del Parco ricada interamente nel Piemonte - i comuni interessati sono infatti Bosio,Casaleggio Boiro, Lerma, Mornese, Tagliolo Monferrato e Voltaggio, tutti in Provincia di Alessandria -, profondi e indissolubili sono i legami storici, culturali ed ambientali che vincolano questa terra al mondo dell'entroterra ligure, e genovese in particolare.
Per un territorio, come quello delle Capanne di Marcarolo, che ha conosciuto antichi fasti legati ad una notevole attività agricola e pastorale e che vive oggi una realtà sociale, economica, culturale ed ambientale decisamente depressa, la scelta di "investire" in un Parco è sicuramente una scommessa di grande interesse e valore.
Questa grande scommessa, sulla quale - ne siamo convinti - si giocherà il futuro di questo lembo d' Appennino, dovrà necessariamente andare nella direzione del riequilibrio del territorio, della conservazione dei valori ambientali, del recupero e valorizzazione delle risorse architettoniche presenti, della creazione di un'offerta per un turismo consapevole, attento e rispettoso.

Attualmente l'Area Protetta si estende per circa 8200 ettari compresi tra i 335 metri di altitudine dei laghi della Lavagnina, al confine nord del Parco, e i 1172 metri della vetta più alta, il Monte delle Figne.
Dal punto di vista geologico il Parco è caratterizzato dalla prevalenza di ofioliti, rocce che rappresentano porzioni di litosfera oceanica incorporate, durante gli eventi orogenetici, all’interno della catena alpina.
Questa particolare composizione rocciosa, che appartiene prevalentemente al Gruppo di Voltri, è costituita per la quasi totalità da serpentiniti e serpentinoscisti; questi minerali condizionano l’ambiente sovrastante dando origine a emergenze naturalistiche importanti.
Altra peculiarità del Parco è la ricchezza idrografica che ha consentito la costruzione di invasi artificiali, attualmente utilizzati per produzione di energia idroelettrica e per usi idropotabili.
La situazione forestale è rappresentata dalla compresenza, accanto ai boschi di latifoglie che stanno spontaneamente ricolonizzando alcuni versanti montuosi, di estesi rimboschimenti a conifere effettuate a partire dagli anni venti.
La presenza di un’elevata barriera orografica a così breve distanza dal mare, spartiacque tra il dominio continentale e quello mediterraneo, crea condizioni climatiche piuttosto singolari e localmente microclimi particolari; accade così che coesistano in un’estensione territoriale ristretta specie tipiche della flora alpina e specie caratteristiche dell’ambiente mediterraneo.
La grande varietà di ambienti naturali nel Parco consente inoltre un eterogeneo patrimonio faunistico.

Di grande rilievo è la presenza di rettili e anfibi; sono presenti infatti ben otto specie di serpenti e, nelle vecchie miniere, il geotritone italiano che vive in assenza di luce.
Gli splendidi ruscelli e torrenti del Parco ospitano, poi, una buona popolazione ittica tra cui spicca la trota faro, bellissimo salmonide, indicatore biologico di buona qualità dei corsi d’acqua. Particolarmente importante, inoltre, è la presenza del gambero d’acqua dolce, crostaceo ormai molto raro, presente ancora in pochi corsi d’acqua.

I mammiferi sono altrettanto ben rappresentati: volpi, tassi, caprioli, cinghiali, pipistrelli, faine, ghiri, lepri, ricci, topi selvatici, sono solo alcune delle numerosissime specie presenti nel Parco.
Notevole importanza riveste infine l'avifauna; il Parco infatti rappresenta un sito di nidificazione per diverse specie e un’importante località lungo le rotte migratorie.
Presenti con numerose specie sono i rapaci; tra questi il più importante è il biancone, un’aquila migratrice che si ciba in prevalenza di rettili. Questo imponente uccello, che attualmente è nell’elenco delle specie a rischio di estinzione, nel Parco nidifica con diverse coppie ed è pertanto stato assunto come simbolo dell’Area Protetta.
Altrettanto importanti sono le emergenze storiche e culturali sul territorio come ad esempio le numerose cascine che testimoniano il processo insediativo che si realizzò a partire dal XVI secolo nella forma delle cascine sparse; non si può non citare infine il Sacrario della Benedicta, monumento in memoria dell’eccidio avvenuto durante la Settimana Santa del 1944, durante la seconda guerra mondiale; in questa località, dopo un rastrellamento delle truppe nazi-fasciste, furono fucilati centoquaranta giovani e altri quattrocento furono deportati nei campi di sterminio tedeschi.

Nella foto un Giglio di San Giovanni

giovedì 21 agosto 2008

Sabato 23 Agosto 2008 - Sabato 30 Agosto 2008













Un'indimenticabile avventura a spasso con i muli nella natura più piena dei monti del Parco Nazionale dei Sibillini, tra Umbria e Marche...

Fonte

sabato 16 agosto 2008

Invito al viaggio lungo la Via Francigena

Terminato il CamminaFrancigena, la voglia di camminare e di raccontare la Via Francigena è ancora tanta. Per questo durante il mese di ottobre, presso la nostra sede di Roppolo (BI) si svolgerà un seminario di “Invito al Viaggio” lungo la Via Francigena: un weekend dedicato a chi vorrebbe pianificare un viaggio a piedi verso Roma, e vorrebbe conoscere l’itinerario e prepararsi al meglio.

Leggi il programma e le modalità di iscrizione

Le conclusioni del CamminaFrancigena

Dopo 31 giorni di cammino siamo arrivati a Roma, in un turbine di emozioni.

La commozione di Angela, il poetico diario giornaliero di Davide, il fotoracconto di Marco cercano di raccontare un'esperienza che in realtà non può essere raccontata, o almeno non del tutto. Perché non si trovano le parole per descrivere tutto quello che è successo, tutto quello che abbiamo visto.
Sarebbe come raccontare un colore, o un profumo, o un suono. Che porteremo con noi, ancora per molto tempo.

Comunque ti invitiamo a leggere i nostri diari o a visualizzare le nostre fotografie.

Continua la pubblicazione della guida della Via Francigena

I road book, le mappe, le tracce GPS e Google Earth dell'itinerario della Via Francigena sono in corso di elaborazione. Entro il prossimo mese di ottobre sarà pubblicata la guida di tutto il tratto italiano, tra il Gran San Bernardo e Roma.

Per visualizzare e scaricare le tappe disponibili ad oggi clicca qui

Per ulteriori informazioni: visita il sito www.itineraria.eu o scrivi a info@itineraria.eu

domenica 10 agosto 2008

Le lacrime di San Lorenzo

Notte calma e serena, catene e catene di monti al tramonto che man, mano svaniscono all’orizzonte.
Il buio che scende pian, piano e si riempie di luci lontane.
Una cenetta intima al frinire delle cicale e le note della chitarra di Saverio a riempire la notte
tra uno sfrecciare silente di stelle.
E tutto questo solo per tre partecipanti: un occasione persa.

Avvistate 24 "Stelle cadenti"





domenica 3 agosto 2008

Le lacrime di San Lorenzo

ROBERTO TREK

Organizza la

LA NOTTE DELLE STELLE CADENTI

Sabato 9 e domenica 10 agosto


Per tutti gli iscritti Appennino Trekking e G. S. Valliriunite


Ritrovo ore 18 e 30 - Loc. Eremiti

5 km da Voltaggio, S.P. 166 in direzione delle Capanne di Marcarolo

Percorso: Eremiti (553) - Passo della Dagliola (856) - Casa Carrosina (835)

Dislivello 300 m c.a. - Tempo occorrente 1 ora e 30 circa


Cena e colazione al sacco alla Casa Carrosina


Scarponcini obbligatori

E’ necessario munirsi di pila, k-way, stuoia e sacco a pelo.


In caso di maltempo l’escursione è rinviata a data da destinarsi

P. S. Io sono in ferie dal 9 al 17 agosto, eventualmente contattatemi.


Le lacrime di San Lorenzo

Menu della Carrosina




Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un'esistenza felice, la più grande è l'amicizia.

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